Ezio Greggio, a Striscia la notizia dalla prima puntata del primo anno: il 7 novembre 1988. Ancora lì sul bancone per la venticinquesima edizione, quella in corso, che viene festeggiata stasera. Ogni sera a dire «è lui o non è lui», e a ironizzare su migliaia di scoop, reportage, denunce, imbrogli.
Il ricordo del primo giorno.
«Con Gianfranco D’Angelo. Partiva una nuova avventura con Antonio (Ricci) e capimmo subito che sarebbe stato un successo. Emozionati? Solo un pizzico, eravamo già affiatati».
La puntata indimenticabile.
«Quella di stasera. E quella della sera dopo. Non riesco a sceglierne una sola: abbiamo fatto così tanti servizi importanti e abbiamo aiutato così tanti anziani e persone più deboli e ingenue che l’elenco sarebbe troppo lungo».
Le cose più brutte raccontate.
«Tante... Devo dire però che quando parlavamo di Emilio Fede non dormivo di notte...».
L’incidente più eclatante.
«Molti, soprattutto le “culate“ che si sono prese le veline mentre planano sulla scrivania: le prime ragazze erano più in carne e avevano più materiale su cui atterrare. Alle ultime fanno fare addirittura le ginnaste».
Scherzi indimenticabili.
«Una volta a Enzino (Iacchetti). Gli ho messo nel bicchiere la grappa al posto dell’acqua. L’ha bevuta in diretta prima di lanciare un servizio, è sbiancato, non è più riuscito a parlare....»
Litigi.
«Mai. A volte qualche dubbio su cosa mandare in onda. Però il confronto con Antonio è sempre stato franco e alla fine si è sempre deciso per il meglio».
Ricci tanto amato, a volte odiato per il rigore e la meticolosità.
«Ma no, con dei cialtroni di presentatori e inviati come noi, bisogna essere più che rigorosi. Ne ho conosciuti tanti di autori televisivi, e lui è il numero uno. Ci vuole grande serietà per affrontare ogni sera quegli argomenti e non farsi mai prendere in castagna».
La velina preferita.
«Enzina da Luino, quella pelosa...
(ovviamente si riferisce a Iacchetti)».
Partner preferito.
«Per i maschi Enzino, con lui è stato un matrimonio. Per le femmine Michelle (Hunziker), con lei sembriamo Sandra e Raimondo».
Troppo democristiano...
«Infatti non voglio dimenticare Raffaele Pisu, Ric e il mio primo partner D’Angelo».
Come è cambiato Ezio Greggio in questi 25 anni.
«Qualche capello bianco e qualche ruga in più, ma mi sento un ragazzino come mi sentivo allora».
Quante puntate condurrà ancora.
justify;">«Me lo richieda tra altri 25 anni!»
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