Sulla sospensione di Fabio e Mingo da Striscia la Notizia ancora poco si sa. Pare però che dietro potrebbe esserci un servizio dal titolo "Ok, il prezzo è triplo" andato in onda il 13 aprile 2015 e che avrebbe al suo centro uno stabile di Pescara pagato nel 2012 900mila euro dall’imprenditore Ermanno Cetrullo e di recente acquistato dall'Asl di Pescara a 2,8 milioni di euro.
Nel servizio Fabio e Mingo si sono quindi recati nell'ufficio del direttore generale della Asl, Claudio D'Amario, per chiedere spiegazioni e si sono visti rispondere: "Lei deve capire che quando si compra tra privati, si fa quel che si vuole", ha detto D'Amario, "Si possono mettere anche cifre che non corrispondono a quelle reali, perché questo è possibile tra privati. Io, quindi, non so quanto è stato pagato davvero questo edificio". Successivamente, lo stesso dg ha minacciato querela. "Sono basito del fatto che una testata con 8 milioni di telespettatori, seppur satirica, manipoli le informazioni", ha detto al Centro, "Striscia la notizia ha mandato in onda immagini di un capannone abbandonato e cadente, ma noi non compriamo supermercati in disuso. Il servizio trasmesso è stato un’offesa per la Asl e anche per me […] Io sono stato al gioco perché so come funziona l’informazione. Avrei potuto negare l’incontro perché ero impegnato a lavorare, invece, per quasi mezz'ora ho spiegato agli inviati le motivazioni dell’operazione di acquisto, a partire dalla necessità di abbattere il costo degli affitti, ma la realtà dei fatti è stata deformata e, pertanto, denunceremo Striscia la notizia per calunnia e diffamazione, chiederemo il sequestro della puntata e il risarcimento dei danni subiti dalla Asl e anche da me stesso: sono stato dipinto come un imbroglione o un cretino e, a causa di questo servizio, la mia carriera potrebbe risentirne con possibilità precluse.
Stiamo valutando quale è la procura di competenza, Milano, Roma o Pescara, poi, presenteremo la querela".Tra l'altro, secondo il quotidiano abruzzese, Fabio e Mingo avrebbero ripreso un supermercato chiuso e fatiscente, mentre il vero immobile acquistato dalla Asl di Pescara si troverebbe alle sue spalle.
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