da Los Angeles
Quel belloccio all-american che ha fatto innamorare le adolescenti a livello planetario col suo ruolo dell'adorabile Troy Bolton nei vari High School Musical, sta adesso trionfando sugli schermi con la commedia collegiale Neighbors, una sorta di Animal House rivisitato. Il film, costato pochissimo, ha incassato 51 milioni di dollari nella prima settimana, battendo perfino Spiderman. Ora ha superato di slancio i cento milioni di incasso, imponendosi come un grosso successo a sorpresa. Arriverà in Italia il 19 giugno col titolo Cattivi vicini.
Zac Efron, a 26 anni già protagonista al cinema di commedie romantiche come 17 Again, The Lucky One e The Paperboy, dimostra di saperci fare nel molto goliardico e un po' spinto Neighbors del regista Nicholas Stoller. Soprattutto esibisce un «fisico bestiale»: è praticamente sempre senza camicia nel film esibendo pettorali e un six-pack come aveva fatto ai recenti MTV Movie Awards per la delizia delle sedicenni. Dimostra anche di essersi ripreso dopo varie residenze più o meno forzate in centri di disintossicazione da cocaina ed eccessi vari. Che rimanda al tema del film: Efron è il leader della confraternita, la proverbiale frat-house universitaria, che si trasferisce nella casa accanto a quella di una tranquilla coppia di novelli sposi (Seth Rogen e Rose Byrne), che pur essendo loro stessi ex festaioli vorrebbero adesso stare un po' in pace; invece nella casa accanto ne combinano di tutti i colori un giorno e sì e l'altro pure. Ne consegue una sorta di guerra tra vicini senza esclusione di colpi.
Ne abbiamo parlato con Efron, ora legato - dicono le cronache - a una delle protagoniste femminili di Neighbors, Halston Sage. Ma Efron si sta già facendo la nomea di sciupafemmine hollywoodiane (Vanessa Hudgens tra le sue tante ex). Si candida a neo Di Caprio, insomma.
Zac, lei di feste se ne in tende. È stato facile recitare in questo film?
«Saper far festa bene è un arte. Ma ai livelli di Neighbors giuro che non ci sono mai arrivato. Ci credete se vi dico che un po' ho dovuto recitare? Neighbors è l'ultimo di una lunga tradizione di film che hanno cercato di ricreare quello stordimento decadente e debosciato sperimentato da chi festa nei college americani».
Riferimenti illustri?
«Animal House, ovviamente, Dazed and Confused, Old School, varie scene in Boogie Nights».
Ma lei ha tratto ispirazione anche dalle sue esperienze?
«Non ho mai studiato all'università quindi non ho mai fatto parte di confraternite, e non ho mai conosciuto quell'ambiente».
Ma si dice che la giovane Hollywood sia una grande «frat house», no?
«Credo che siamo più bravi a fare festa senza farci notare troppo, e abbiamo ville più grandi con vicini più lontani, che non ti stanno sul fiato sul collo».
Le piace ancora fare festa?
«Ho dovuto tirare un po' i remi in barca per ragioni che tutti sapete, e sto maturando perfino io. Ma ho ancora solo 26 anni, non sono sposato, non ho figli, se non mi diverto adesso quando?»
Lei ha già girato un altro film, That Awkward Moment, in cui c'è una scena che sta facendo scalpore ed è già «virale» su YouTube. Ce ne parla?
«È stato imbarazzante girarla, anche perché mi si vede quasi nudo. È la scena in cui cerco di fare pipì e centrare il toilet pur avendo un'erezione smodata dopo aver preso del Viagra! E allora adesso».
«Tutti pensano che sia superdotato e c'è chi dice che dovrei fare qualcosa con Lars Von Trier e far la concorrenza a Shia Labeouf!».
E invece?
«E invece no. Va bene avere un fisico discreto ma io ci tengo davvero a impormi come attore. Recito da quando sono bambino e mi considero un animale di scena, non sono solo un toy-boy come dice qualcuno. Vedrete!»
In una recente trasmissione reality la sua controparte in Neighbors Seth Rogen l'ha sfidata - per scherzo - a mostrargli che lei è davvero ebreo. Altro sketch che ha avuto un grande successo in rete.
«E io glielo ho mostrato per davvero! C'è rimasto di stucco. Lo so, siamo scemi e goliardici anche noi a volte, anche fuori dai set. Ma credo siano gli ultimi bagliori di idiozia, almeno per me».
Per concludere, qual è la morale di «Neighbors»?
«Che fare festa è divertente... finché non lo è più. A quel punto diventa un incubo».
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