Dopo l’archiviazione da parte del gip in merito alle accuse di molestie sessuali portate vanti da un servizio di Le Iene, il regista Fausto Brizzi si racconta in una lunga intervista a Vanity Fair dove racconta il punto di vista sulla vicenda.
“Non sono un santo ma non sono neanche un orco. Magari sono stato solo un superficiale e un imprudente ma non sono mai stato a letto con una persona che non fosse consenziente” racconta il regista al settimanale. “I processi si fanno in tribunale, non sono dei talk show. Quando è stato fatto il mio nome, ho dato piena disponibilità a collaborare. Ho messo a disposizione mail, telefono, ho dato accesso a tutta la mia vita privata in trasparenza e buona fede.”
E aggiunge:” Ho aspettato a parlare perché la molestia è una cosa seria e, soprattutto nel mio mestiere, è un argomento molto delicato. Mi sono meravigliato di alcune ragazze con cui ho lavorato che si sono schierate contro di me.” Sui provini che sono stati fatti a porte chiuse afferma:” Tutto è stato fatto nella sede della produzione. Se un regista incontra a casa sua una ragazza la questione attiene la sfera privata.
Come tutti anche io sono stato sedotto e abbandonato, ma le ragazze con cui sono stato, mi hanno lasciato con il sorriso.” Conclude poi:”Non è molestia tentar di sedurre o approcciarsi ad una donna lasciando la possibilità di accettare o meno le avances. Se non avessi inviato a cena un’attrice, ad esempio, non avrei messo al mondo mia figlia.”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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