La versione ampliata della biografia non autorizzata su Harry e Meghan, “Finding Freedom” promette di far tremare alle fondamenta Buckingham Palace. Per ottenere le informazioni gli autori del libro, Omid Scobie e Carolyn Durand, si sarebbero serviti di fonti anonime, ma il dubbio rimane: davvero i duchi di Sussex non hanno mai collaborato alla stesura del libro? Quanto sono attendibili questi insider? A quanto pare i biografi daranno ampio spazio ai retroscena sul presunto commento razzista diretto ad Archie, ma non è chiaro se faranno il nome del parente coinvolto. Intanto i Sussex, almeno in apparenza, non avrebbero fatto nulla per tentare di bloccare la pubblicazione del libro o, almeno, prenderne seriamente le distanze. Sono proprio disposti a tutto pur di non finire nel dimenticatoio?
Il nome del membro "razzista" dei Windsor? Lo svela (forse) "Finding Freedom"
Nella versione aggiornata di "Finding Freedom" Omid Scobie e Carolyn Durand cercheranno di far luce sull'identità del presunto membro razzista della royal family. Durante l’intervista con Oprah Winfrey Harry e Meghan si limitarono, parafrasando un celebre detto, a rivelare il peccato ma non il peccatore, sostenendo che una tale rivelazione avrebbe danneggiato irreparabilmente la reputazione del diretto interessato. In realtà, ci dice il libro, i Sussex avevano avuto la mezza idea di vuotare completamente il sacco, ma il timore di rappresaglie da parte dei Windsor li avrebbe fermati. Di fatto, però, hanno gettato Buckingham Palace in un inferno mediatico e hanno ancora tra le mani una bomba potenziamente devastante per la Corona. Chi avrebbe fatto commenti inopportuni sulla sfumatura dell'epidermide di baby Archie? Lady Colin Campbell puntò il dito contro la principessa Anna chiarendo, tuttavia, che si sarebbe trattato di un malinteso. I Sussex, poi, non avrebbero digerito la risposta della sovrana in merito alle accuse di razzismo. Ricordate che il comunicato di Palazzo parlò di “ricostruzioni che possono variare”. Ecco, questa frase per Harry e Meghan rappresentò “una mancanza di assunzione di responsabilità”. “Finding Freedom”, biografia (apparentemente) non autorizzata dai Sussex, racconta anche di un William “furioso” dopo le dichiarazioni del fratello e della cognata alla Winfrey e di una Meghan Markle rasserenata e per la quale l’intervista sarebbe stata “liberatoria” e “catartica”. Ma era davvero necessaria?
Questa famiglia non è un “circo”
“Finding Freedom” sembra un libro studiato per oscurare l’immagine della royal family e far brillare quella di Harry e Meghan. Un ritratto patinato e zuccheroso in cui i duchi appaiono come vittime sacrificali degli arcigni Windsor. Nella biografia, per esempio, c’è una parte dedicata al funerale del principe Filippo, in cui il principe Harry viene, in qualche modo, riabilitato: “Dire addio al suo amato nonno sarebbe sempre stato difficile, ma stare accanto alla famiglia, che non vedeva da oltre un anno, il tutto mentre il mondo guardava, rappresentava un’ulteriore pressione a cui non era completamente preparato”. I parenti del duca, invece, vengono definiti “felici” di non aver visto Meghan Markle al funerale, perché la sua sola presenza avrebbe potuto trasformare un evento così triste e solenne in “scenate da circo e spettacoli poco piacevoli”. Un momento: ufficialmente la duchessa di Sussex non partecipò al funerale perché incinta di Lilibet Diana. I dottori avrebbero sconsigliato all’ex attrice di mettersi in viaggio nel periodo finale della gravidanza. Naturalmente la notizia del parere medico, sebbene arrivata con un tempismo perfetto, non esclude certo il presunto sollievo della Firm. D’altro canto, però, è difficile biasimare la royal family, travolta senza pietà dalla violenza reiterata del tornado Sussex.
Harry e Meghan, aria di cannabis
Poco lontano dalla villa di Montecito di Harry e Meghan si troverebbe uno stabilimento di cannabis (legale) che emana, scrive il Sunday Mirror, “una puzza terribile”. A breve dovrebbero essere installati dei sistemi per il controllo degli odori, anche perché rappresentano un pericolo. Racconta un vicino dei Sussex: “Stavo guidando e sono stato costretto a fermarmi…non ti sballa ma ti confonde”. Già nel febbraio 2020, quando Harry e Meghan vivevano in Canada, i terreni intorno alla loro casa dovevano essere adibiti a piantagione di canapa. I duchi, comunque, si trasferirono, evitando il problema.
Come dimenticare, poi, che il nipote di Meghan, Tyler Scoot Dooley ha creato un vero e proprio business sulla marijuana in Oregon, dove la coltivazione di questa pianta è legale? Un curioso scherzo del destino per Harry e Meghan.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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