La forza della Morlacchi: dopo anni di buio il ritorno grazie alla tv

Famosa da ragazzina con i «Gazosa», distrutta dal successo, si era chiusa in casa

«Eravamo troppo giovani. Siamo diventati famosi troppo in fretta. E io non ho resistito: troppa pressione, responsabilità, stress, viaggi in giro per l'Italia, una notte in un albergo, l'altra in un altro. Viaggi in treno, in pullman. A un certo punto, mentre stavo cantando su un palco a Montecatini, non ho visto più nulla, sono scappata via mentre il playback continuava a suonare... e sul palco non sono più salita...».

Jessica Morlacchi aveva 13 anni quando, nel 2001, insieme alla sua band di ragazzini, i Gazosa, vinse Sanremo Giovani e poi fece scalpore con il tormentone estivo Www.mipiacitu. Ma quel successo l'ha distrutta, ha lasciato la band che si è disciolta e, dopo alcuni tentativi da solista, si è ritirata dalla musica e anche dalla vita. Si è chiusa in casa, non voleva più uscire, detestava stare negli spazi aperti, per fare qualche passeggiata si aggrappava alla madre. Depressione, attacchi di ansia e di panico.

«Prendevo coraggio - racconta - e scendevo con l'ascensore, poi quando arrivavo giù, lo riprendevo e tornavo su. Mi ero quasi abituata a quella vita, dormivo, mangiavo, non cantavo. All'inizio venivano gli insegnanti a casa per farmi studiare un po'». Poi, a un certo punto, dopo molti anni, una decina, si disse: «Ma se voglio fare un figlio, non posso continuare così, che madre sarei? Allora ho cercato il medico più bravo, uno psichiatra dell'Università Sapienza, il professor Paolo Girardi, sono andata da lui e gli ho detto Mi ridia la mia vita. Mi rispose che sarebbe stato molto difficile perché il mio male si era arrugginito dentro di me, ma io in quattro mesi sono guarita e ho buttato le medicine». E poi quando l'hanno chiamata a Ora o mai più, lo show di Raiuno che ridà una possibilità alle meteore della musica, ha pensato: «È proprio così, è la mia occasione per tornare: ora o mai più». Aveva troppa voglia di rimettersi a cantare, si sentiva pronta per ricominciare. «E poi mi hanno assegnato a Red, il mio sogno». Per venire a Milano (abita a Roma), dove c'è lo studio del programma, ha ripreso il treno e la metropolitana dopo sedici anni. E si è giocata la sua rinascita con grande grinta. Timida nelle prove, grintosa in trasmissione. Stasera si giocherà la vittoria finale nello show cantando l'inedito che Canzian ha scritto per lei, Senza ali e senza cielo.

E poi? Poi sogna di tornare a Sanremo, lì dove la sua storia è cominciata e anche finita. «Eravamo bambini, giocavamo a nascondino, facevamo gli scherzi agli altri cantanti... Ora, a 31 anni, sarebbe il vero successo».

LR

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