Su questo programma, e pure sul suo conduttore, aleggia un grande «boh». Mai titolo fu più azzeccato: «Rai boh», che come obiettivo avrebbe quello di spiegare (ironicamente) al pubblico i segreti della televisione, è partito già con un sacco di problemi e chissà mai se arriverà a capirci qualcosa e a far capire qualcosa. Del resto è lo stesso conduttore Francesco Facchinetti a sottolineare, come base di partenza, la sua «incapacità» di capire la tv e a mettere in scena in modo scherzoso la difficoltà di realizzare un programma: insomma, stasera vedremo (Raidue, ore 23,40) quando realtà e finzione si mescolano. Intanto lui si è rifugiato nel loft di Milano dove si registra il programma e da dove ha giocato su Twitter con i molti «boh» di questo show, e giura di non andarsene «finché non arriva Pippo Baudo a dirmi se sono ancora in grado di fare questo mestiere...»
In effetti gli ultimi due programmi (Ciak si canta e Star Academy) non hanno brillato. Questa nuova trasmissione è un po' un grado d'appello...
«Assolutamente, un banco di prova per vedere se lo spettatore ha ancora fiducia in me. Comunque, la tv non è soltanto fare il presentatore. Io continuo a fare moltissimo lavoro dietro le quinte, a scrivere programmi, scoprire talenti, lanciarli in Tv come nel caso di Frank Matano, il fenomeno del web passato a Le Iene. Soprattutto a scoprire la rete, a scandagliarla sempre più, a capire il popolo che vi naviga».
Ma cosa ci vuole spiegare con «Rai boh»?
«Cerchiamo di analizzare la tv nelle sue diverse declinazioni: informazione, intrattenimento, talent, reality, cucina, con l'aiuto di chi la televisione la fa sul serio. Stasera il nostro ospite sarà Enrico Mentana (alla faccia di chi dice che siamo trash), con lui passeremo diversi momenti: sarà intervistato dalla storica "signorina buonasera" Nicoletta Orsomando e poi dovrà scegliere il suo palinsesto personale».
Ma perché, in fin dei conti, Simona Ventura non ha voluto partecipare a questo giochino?
«Sono state fatte ricostruzioni fantasiose. Semplicemente non si è trovata bene, non erano momenti adatti alle sue corde, nei miei programmi se un ospite non si trova bene è libero di andarsene. Magari tornerà un'altra volta».
Lei ha un patrimonio di fan sul web. In che modo lo legherà a questo nuovo programma?
«Per ora nessuno. In realtà la Tv e la rete non si possono parlare direttamente, non ha senso secondo me fare passare i messaggini in sovrimpressione sullo schermo, è una falsa social tv. Sarebbe bello, invece, per esempio, far vivere in streaming le nottate che facciamo nel loft dove c'è lo studio, c'è un sacco di gente che viene e va, suona, parla, canta. Due mondi paralleli, magari proveremo a farli intrecciare. Il futuro, secondo me, è portare gli spettatori su Internet proprio usando la televisione».
Veloce come il web è stato pure il suo rapporto con Alessia Marcuzzi: incontro, passione, amore, una figlia, crisi, separazione, tutto nell'arco di due anni...
«Io e Alessia siamo fatti così, siamo due iperattivi, viviamo tutto in velocità, ma dietro questa apparenza non vuol dire che non ci fosse un serio amore. E che ora non ci siano due genitori seri. Per me la separazione è una sconfitta, ma cerco di fare e cercherò di farlo per sempre il mio massimo come padre».
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