Geppi tiene a bada le iene Pif e Fabio Volo

Ripartito il programma irriverente di Italia Uno con una doppia serata

Alexis Paparo«Mi piace tornare, sono un nostalgico. È un po' come rincontrarsi tra vecchi amici, spero di portare qualcosa di quello che ho imparato in questi anni: leggerezza e conoscenza del mezzo». Era il 2001 quando Fabio Volo smise il completo scuro da iena. Quindici anni dopo ritorna nelle vesti da co-conduttore «invecchiato, non maturato» del programma cult di Davide Parenti, di casa su Italia Uno dal suo esordio il 22 settembre 1997. Un'edizione «doppia» con due prime serate, la domenica (la prima in onda l'altro ieri) alle 21.25 e il martedì (da stasera) alle 21.10 per 28 puntate totali da circa due ore, due scenografie diverse e due terzetti alla conduzione. La domenica Fabio Volo e Miriam Leone e il martedì Pif e Nadia Toffa, nella doppia veste da inviata. Onnipresente Geppi Cucciari: a «portare energia, rallegrare, disorientare».Se il cambio di forma è tangibile, la formula rimane la stessa: tra servizi più leggeri e inchieste sui temi cari alla trasmissione come «mafia, ecologia, genitori che abbandonano i figli, extracomunitari, matti segregati nei manicomi, faremo qualcosa anche sul Family Day», ha spiegato il creatore Davide Parenti. «Le Iene è sempre stato un programma che ha raccontato il Paese, si è quindi evoluto di conseguenza, adattando argomenti», spiega Fabio Volo. «Ai miei tempi facevo servizi di alleggerimento, non c'erano inchieste. Il tutto si risolveva tutt'al più in uno sberleffo al partito politico. Nonostante i micro-cambiamenti la scatola è rimasta uguale e ritrovo una famiglia che conosco». Il trio alla conduzione invece, è inedito. «Geppi è la regina della battute, Miriam porterà la parola verso il servizio e il mio ruolo è come sempre a metà fra vittima e cazzone, sono uno che incassa non che colpisce». La proposta di conduzione è arrivata in un momento perfetto: «Da maggio inizierò a girare la mia serie tv a New York e al momento avevo bisogno di un po' di tranquillità, di rimanere a casa per portare mio figlio all'asilo».«Il nostro è un ruolo di raccordo, il filo rosso che introduce i servizi, che sa alleggerire, smorzare la tensione e far riflettere», continua Miriam Leone, che vive un momento di ubiquità in tv con la serie Non uccidere su Rai 3 il sabato e la messa in onda generalista di 1992 su La7 in contemporanea con Le Iene. «Geppi è una mia cara amica, con Fabio ho lavorato sul set de La Grande Seduzione di Massimo Gaudioso. È un battutista, ha una velocità di pensiero pazzesca, spero di ricreare con lui la dinamica che c'era stata sul set.

Per quanto prestigiosa - Le Iene è un programma cult che seguo da quando ho 12 anni, al quale non si può dire no - la conduzione rimarrà una parentesi tra nuovi progetti sul set. La recitazione è e resta la mia strada», spiega l'attrice.

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