L'uscita di Verdiana Fanzone al Grande Fratello 14 è stata una sorpresa per tutti ieri sera. Il fatto di far parte di un gruppo ben nutrito nella casa di Cinecittà non l'ha però salvata da un'eliminazione basata sull'esclusione. All'interno di una catena, a partire da Federica Lepanto, è stato chiesto a turno di salvare un concorrente o una squadra. A restare fuori sono stati Verdiana e Diego Ianniello: la ragazza ha deciso di uscire volontariamente, lasciando al personal trainer la possibilità di vivere appieno l'avventura del reality.
Verdiana, a parte le motivazioni che l'hanno spinta a uscire dal gioco al posto di Diego, ci sono altre ragioni per la sua scelta?
«Sì, diciamo che ho preferito operare questa scelta da me. Avevo subodorato che nelle prossime settimane sarebbe capitato qualcosa e non avrei gradito che la mia uscita fosse causata da personaggi che non stimo. In altre parole, mi sono detta: la porta rossa me la apro da sola, invece di essere buttata fuori da Luigi o Federica. Al momento della mia decisione ho pensato che il mio destino fosse segnato e sono uscita».
Chi è, secondo lei, il più abile ai fini del gioco tra Luigi Tuccillo e Federica Lepanto?
«Secondo me, se la giocano. Mi sembra che con il passare delle settimane, prima sia in testa uno, poi l'altra, a turno. E in tutto questo c'è anche un terzo che gode, cioè Simone Nicastri».
Qualche anno fa, al Grande Fratello, accadde che un altro concorrente fu emarginato in casa. Sui social network esplose il consenso per lui e alla fine vinse. Era Mauro Marin, probabilmente uno dei vincitori del GF italiano più amato di tutti i tempi. Federica rischia di essere la nuova Mauro?
«Credo che ne abbia le potenzialità, ma c'è una differenza. Mauro era vero nei suoi atteggiamenti, Federica subisce una mutazione il giovedì sera, diventa quasi una moglie abbandonata all'altare».
Ma se dipendesse da lei, chi dovrebbe vincere tra i suoi amici nella casa?
«A me farebbe piacere che vincessero Alessandro Calabrese o Rossella Intellicato. Sono le persone con cui ho legato di più».
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