Giletti torna in tv e attacca la Rai: "Faccio giornalismo, non varietà"

Massimo Giletti apre Non è l'Arena con un attacco frontale a Viale Mazzini: "Sono giornalista e non faccio varietà. Ma in Rai qualcuno non l'aveva capito"

Giletti torna in tv e attacca la Rai: "Faccio giornalismo, non varietà"

"Sono un giornalista, non faccio varietà". Massimo Giletti apre "Non è l'Arena" - il suo nuovo talk show che ha debuttato stasera su La7 - con un monologo e un messaggio chiaro ai vertici di Viale Mazzini.

"Quando uno entra in una tempesta non sa neanche se riesce a uscirne vivo", ha detto rivolgendosi ai telespettatori il conduttore dando il via alla sua sfida diretta con Che Tempo che fa (in onda in contemporanea su Rai1) e Fabio Fazio, "Quel giorno di mezza estate, quando il dg della Rai mi ha convocato per dirmi che volevano chiudere per sempre l'Arena e mi proponeva di fare il varietà, io non ho potuto fare altro che sbattere la porta e andare via. Ero conscio che sbattere quella porta sarebbe stato chiudersi tante opportunità. Ma ho riavvolto nella memoria tutto quello che avevo vissuto all'interno di un'azienda che amavo. Ho incontrato in quegli attimi i volti di tante persone, anche quelli che voi non conoscete. Ho pensato agli amici, ne cito due: Lamberto Sposini e Fabrizio Frizzi. Ho pensato anche, per paradosso, quando da ragazzo salivo quelle scale: ero giovane e avevo tanti sogni. Giovanni Minoli mi permise di realizzare quel sogno di entrare nella Rai. Ecco perché dirò sempre grazie a quell'azienda. La amo e la amerò per sempre".

Poi l'attacco, non senza una punta di amarezza (guarda il video): "Sono entrato ragazzo e sono uscito uomo e giornalista. Gior-na-lista. Vorrei che fosse chiaro. Forse qualcuno non l'aveva capito. Mio padre mi ha insegnato una cosa: non perdere mai la dignità. E se avessi accettato di fare il varietà avrei tradito me stesso e voi, che in tutti questi anni siete stati gli unici e veri padroni de l'Arena. Non so se sono uscito da questa tempesta, ma siccome credo sono convinto che in fondo al tunnel c'è sempre una luce. E si arriva in un mondo migliore".

Poi ha mandato in onda un filmato, quello con cui Rosario Fiorello gli dà il suo personalissimo in bocca al lupo (guarda il video): "La Rai non ha capito, non ti ha capito", ha detto il conduttore

catanese, "Come avete fatto a farvelo scappare? Per fortuna che c'era Urbanetto Cairo, prontissimo a prenderselo. Meno male che quel volpone di Cairo ha capito le tue qualità e le ha messe a servizio di questa rete, La7".

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