Hanna, perché la serie tv non è al livello del film

Hanna, dopo il film del 2011, torna su Prime Video con una serie tv. Ma il risultato non è quello sperato

Hanna, perché la serie tv non è al livello del film

Hanna poteva essere una bella serie tv thriller, purtroppo si è rivelata l’ennesima storia di una giovane ribelle.

Nel 2011 Joe Wright, già regista di Orgoglio e Pregiudizio ed Espiazione, dirige Hanna, la storia di una giovane ragazza con le abilità di un agente segreto, addestrata per difendersi e se necessario uccidere, una sorta di Jason Bourne versione adolescente.

La storia ben calibrata vantava la partecipazione di Cate Blanchett nel ruolo della cattiva di turno, Marissa Wiegler, ed Eric Bana in quello del padre putativo Erik Heller. In particolare però va sottolineata la bravura di Saoirse Ronan, cioè Hanna, che interpretò perfettamente quel carattere distaccato, quasi robotico, di questa giovane che ha vissuto l’infanzia nei boschi, costretta a cacciare la colazione ogni mattina e sopravvivere in condizioni estreme. A riguardo va inoltre ricordato come in carriera Saoirse Ronan abbia collezionato tre nomination agli Oscar, di cui una per Espiazione, pellicola precedente al ‘suo’ Hanna.

Passiamo alla versione televisiva, che purtroppo non convince. Prime Video ha provato a riportare gli elementi del film, spalmanti in otto episodi, a cui ha aggiunto anche dell’altro per approfondire meglio la storia di Hanna. Al posto di Eric Bana troviamo Joel Kinnaman, attore svedese noto per The Killing, House of Cards e da ultimo Altered Carbon. Al posto della Ronan c’è Esme Creed-Miles, attrice agli esordi.

Cambiano gli interpreti, il colore dei capelli di Hanna, ma cambia anche altro. Come detto, visto che si tratta di una serie tv con più tempo a disposizione, c’è stata l’occasione di approfondire alcuni aspetti. Ad esempio le scene iniziali su come è stata liberata Hanna da Erik, oppure come ha deciso di lasciare il rifugio tra le montagne, ma anche il viaggio di lei dal Marocco verso l’Europa e l’amicizia con Sophie.

Guardando alle differenze tra il film e la serie tv, nonostante lo sceneggiatore, David Farr, sia lo stesso in entrambi i casi, vediamo che le protagoniste sono molto diverse. Hanna all’inizio del film viene posta davanti alla decisione se farsi trovare o meno. Decisione che viene presa in modo ponderato. Nella serie tv invece Hanna si comporta come una bambina dispettosa e scappa per incontrare un ragazzo, attirando su di sé l’attenzione di chi la cerca da anni.

Quello che ha reso Hanna un bel racconto d’azione è diventato un racconto di una ragazza in fuga, che vuole solo essere come le coetanee, frequentare feste e divertirsi.

Il personaggio che invece ci ha presentato Joe Wright aveva un addestramento ma soprattutto un carattere che non vengono meno con uno snack offerto dal primo che si incontra o con una serata in discoteca.

Ben accetti gli approfondimenti sulla storia di Hanna, ma se questi finiscono per snaturare il racconto allora inevitabile sarà la delusione del pubblico che si aspettava tutt’altro.

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