"Faceva il test di lealtà": le paranoie di Harry

Harry sarebbe un uomo fragile, “ossessionato dai media” e dall’idea di essere tradito dalle persone a lui più vicine

"Faceva il test di lealtà": le paranoie di Harry

“Paranoico”. È così che il corrispondente del Times Valentine Low descrive il principe Harry nel suo libro “Courtiers: The Hidden Power Behind The Crown” (in uscita il 6 ottobre 2022). Il giornalista sostiene che il duca di Sussex sia un uomo debole, sospettoso, preda delle sue ossessioni, come quella nei confronti della stampa, convinto che vi sia sempre qualcuno pronto a tradirlo, a venderlo ai giornali. Il duca non avrebbe mai fatto pace con i suoi demoni e, forse, questa potrebbe essere una delle ragioni per cui non riuscirebbe a riconciliarsi con la sua famiglia.

“Test di lealtà”

Il principe Harry vedrebbe nemici ovunque, pronti a pugnalarlo alle spalle alla prima occasione. È quanto sostiene il giornalista Valentine Low, ospite del programma "Good Morning Britain", dove ha parlato del suo nuovo libro sui duchi di Sussex. Un’opera che ha fatto molto rumore prima della pubblicazione a causa di rivelazioni bomba davvero sconcertanti. Low avrebbe raccolto le confessioni degli ex membri dello staff di Harry e Meghan, che non hanno esitato, per esempio, a definire la Markle una “sociopatica narcisista”, accusandola di averli bullizzati senza mai mostrare un briciolo di compassione.

Neppure il principe Harry si salva da questo ritratto impietoso. Valentine Low, le cui parole sono state riportate dal Daily Mail, ha dichiarato: “…Harry era ossessionato dai media. Era così infelice” e “usava questa espressione…‘la sindrome del palazzo’ quando non venivano combattute le battaglie che lui voleva…Cedere ai media era un sintomo chiave…” dello sviluppo di questa “sindrome”. Harry, sostiene Low, doveva essere sicuro di avere intorno alleati fedeli, che il suo staff sarebbe stato una specie di piccolo esercito pronto a difenderlo dagli attacchi della stampa: “Era un continuo test di lealtà: ‘Mi proteggerai?’, ‘O sei già diventato uno di loro, che non combatterà per me?’ Era sfiancante”.

Quando entrò in scena Meghan Markle, le cose non sarebbero andate meglio: “L’ossessione di Harry con i media, il suo senso di frustrazione perché non stava ottenendo tutto ciò che poteva, la diffidenza dei cortigiani…i costanti test di fedeltà al suo staff. Tutto questo c’era già prima che arrivasse Meghan. Ma dopo il suo arrivo le cose peggiorarono”.

Due bulli?

Valentine Low ha dichiarato, durante “Good Morning Britain” che lo staff di Harry e Meghan “soffriva” all’idea di lavorare per loro. I collaboratori sarebbero stati tiranneggiati e avrebbero subìto delle vere e proprie angherie da parte dei duchi, tanto da fondare il “Sussex Survivors’ Club”, il “Club dei Sopravvissuti ai Sussex”, per tentare di consolarsi e farsi forza l'uno con l'altro. A tal proposito l’autore di “Courtiers” ha dichiarato: “Penso sia stata un’esperienza molto difficile per alcuni di loro. Come ho rivelato lo scorso anno, sono state rivolte accuse di bullismo a Meghan. Mi hanno detto che alcune persone sono state completamente distrutte”.

Nel 2018 Buckingham Palace ha svolto un’indagine interna relativa a questi presunti atti vessatori, mai risultati non sono stati resi pubblici. I duchi di Sussex hanno sempre sostenuto di essere stati vittime di “una campagna diffamatoria”. Secondo Valentine Low anche Meghan sarebbe ossessionata dalla sua immagine e dal modo in cui si riflette sui media. A quanto sembra la duchessa avrebbe cercato di convincere l’ufficio stampa del Palazzo a “negare” quell’ormai famoso incidente avvenuto prima del suo royal wedding, quando avrebbe avuto un diverbio con Kate Middleton a causa del vestito della principessa Charlotte.

Una storia di cui sono state presentate diverse versioni, nessuna confermata e che la duchessa di Sussex ha completamente ribaltato a suo favore durante l’intervista a Oprah del 2021. Ma che l’avrebbe colpita nel profondo, diventando, forse, una delle sue personali idee fisse.

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