"Ho spaccato tutto". Quella volta che Albano si infuriò

Su Rai1 il cantante ha svelato un inedito episodio di gioventù. Poi il doloroso ricordo della figlia Ylenia, scomparsa nel 1994: "Ci penso ogni giorno. Meno ne parlo e meno mi faccio male"

"Ho spaccato tutto". Quella volta che Albano si infuriò

I successi musicali, la lunga carriera con i suoi aneddoti, la recente disavventura con il Covid superata senza difficoltà. Nemmeno il tempo di gioire per la guarigione dal coronavirus, contratto durante il periodo natalizio, e Albano è tornato in tv. Su Rai1, il popolare cantante è riapparso con la grinta di sempre e negli studi di Oggi è un altro giorno ha parlato di sé. Ospite di Serena Bortone, l'artista ha anche rivelato un inedito episodio della propria giovinezza: una reazione furibonda avuta nei suoi primi anni a Milano, quando per sbarcare il lunario alternava l'attività lavorativa a quella canora, ancora agli esordi. In quel periodo - ha raccontato Carrisi - i meridionali trasferitisi al Nord non avevano sempre vita facile.

"Io non sapevo neanche cosa fosse un 'terrone', come mi chiamavano…", ha affermato Albano. Poi l'aneddoto: "Una volta ho spaccato un ristorante". L'episodio, ha ricordato l'artista pugliese, avvenne in un locale in piazza del Duomo a Milano. "Lavoravo senza sosta. Ho fatto sei mesi senza un giorno di riposo. A un certo punto ho capito che c'erano quattro o cinque che mi avevano preso per uno schiavo e ho sentito un certo discorso che non mi è piaciuto", ha raccontato Carrisi, che ha rivelato: "Li ho reagito come non avrei dovuto. Ho spaccato tutto, giuro... Se la ricordano ancora quella giornata".

Poi l'artista ha ripercorso i suoi successi musicali. E su "Nel Sole" - uno dei suoi brani più noti - ha ricordato: "Venne trasmessa perché la bobina di Rin Tin Tin si era persa e la Rai fu costretta a mandare un programma con Baudo, Sette voci. Io avevo quattro canzoni e ho vinto per quattro volte. Sono arrivato addetto ai lavori e in quei giorni sono diventato artista". Su Rai1, Albano ha inoltre rifilato una stoccata persino ai Rolling Stones, per i quali nel maggio del '67 cantò a Milano. "Venivo dai concerti di Adriano Celentano perché per due anni ho lavorato con il suo clan. Posso dire che i Rolling Stones facevano sempre la stessa esibizione, mentre Adriano cambiava spettacolo ogni sera", ha commentato.

Infine, tra mille ricordi, anche quello doloroso e mai abbandonato della figlia Ylenia Carrisi, scomparsa a New Orleans all'inizio del gennaio del 1994. "Ci penso ogni giorno, è inevitabile. Penso alla sua forza, alla sua grinta.

Si chiama dolore e basta, a volte scritto con lettere maiuscole, a volte con lettere strappate ma è dolore e basta". Poi il cantante ha interrotto la conduttrice sull'argomento. "Anche solo pensare a quei giorni fa molto male e io meno ne parlo e meno mi faccio male", ha detto, trattenendo la commozione.

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