Esce al cinema Hotel Transylvania 2

Il sequel supera l'originale. Attraverso un umorismo semplice, ma irresistibile, in grado di intrattenere sia i bambini sia gli adulti, si invita all'accettazione del diverso

Esce al cinema Hotel Transylvania 2

Non è un caso che oltreoceano "Hotel Transylvania 2" stia sbancando il botteghino. Il film, appena uscito anche da noi, ha sicuramente il vantaggio di avere avuto, come apripista del franchising, tre anni fa, una pellicola di successo, ma c'è anche dell'altro.

La verità è che questo secondo capitolo è più riuscito del primo. Non siamo di fronte a qualcosa di particolarmente innovativo e originale ma è pur sempre una piccola panacea poter trascorrere una novantina di minuti immersi in una comicità semplice, innocua e ritmata, capace di strappare risate a un pubblico sia di bambini sia di adulti.

Mavis, la figlia del conte Drac, si sposa col suo amato umano, Jonathan, presso l'hotel di famiglia. Quando la coppia ha un figlio, Dennis, non è ben chiaro se si tratti di un umano o di un vampiro. Bisogna attendere di vedere se gli spunteranno i canini entro il compimento del quinto anno d'età. Qualora il piccolo si riveli sprovvisto di geni succhiasangue, Mavis, da madre iperprotettiva, è pronta a trasferirsi con lui in California per crescerlo tra i suoi simili, mettendo in allarme il conte Drac.

Con l'aiuto di Johnny, riesce a lasciarsi affidare il bambino per qualche giorno, il tempo necessario a tentare di far sbocciare il vampiretto che è in lui.
Ad affiancare Drac e il nipotino durante quello che sarà un catastrofico tour nei luoghi di iniziazione alla mostruosità, ci saranno Frank Frankenstein, Murray la mummia, Wayne il lupo mannaro, Griffin l’uomo invisibile e Blobby il blob di gelatina.

La galleria di icone del terrore oramai in disarmo è irresistibile. La piacevolezza e il divertimento che scaturiscono dalle continue stramberie in atto, innegabili. L'ensemble dei personaggi ha in serbo una miriade di piccole gag d'esilarante inventiva, (soprattutto quelle riguardanti Blobby), proposte sempre in maniera garbata.

In mezzo a tanta spensieratezza c'è posto anche per affrontare l'importante tema della tolleranza e convivenza tra varie etnie e per lanciare un invito all'accettazione del diverso. Si gioca, inoltre, sulla relatività del concetto di mostruoso, ironizzando ad esempio sugli aspetti disumanizzanti di certa tecnologia da social media.

Ottimo il doppiaggio di Claudio Bisio che presta la voce al conte Drac.

"Hotel Transylvania 2" non verrà annoverato tra i futuri classici dell'animazione, ma per far trascorrere a bambini e genitori un'ora e mezza insieme in assoluta leggerezza è l'ideale.

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