A viale Mazzini, probabilmente, si saranno consolati coi numeri. Con i duetti e l’omaggio ai cantautori il Festival risale leggermente la brutta china degli ascolti in picchiata. Ieri sera la kermesse sanremese ha, infatti, superato la soglia psicologica dei 9 milioni di spettatori con quasi il 37% di share nella prima parte. Nella seconda, invece, si è attestata poco sotto i 5 milioni di spettatori con quasi il 44% di share. Numeri tutt'altro che strabilianti, quelli di quest'anno. Eppure tra i vertici della Rai non c'è nuessuno che si azzarderebbe a cambiare formula. Guai a chi tocca la poltrona dorata a Fabio Fazio. "Sicuramente Carlo Conti farà il Festival molto presto - ha annunciato il direttore di Raiuno Giancarlo Leone in un’intervista alla Stampa - per il prossimo anno la mia scelta è ancora Fazio, se ha un progetto da proporre e beninteso se ne ha voglia".
Rocco Hunt, il 19enne rapper salernitano che ha portato a Sanremo Nu juorno buono, un brano dedicato alla Terra dei fuochi, raccontando la realtà con la profondità di un narratore e i suoni dell’hip hop, è il vincitore delle Nuove Proposte. La serata dedicata alla canzone d’autore ha dimostrato che quest’anno la musica migliore del festival è proprio nel girone Giovani, finalmente collocati al centro della scaletta. Per quanto riguarda i Campioni questa è una storia a sè, perchè il repertorio proposto è stato pescato tra i titoli più belli della storia della canzone italiana, con il dichiarato intento di accostare il festival al premio Tenco, storica enclave della musica d’autore. Un format che premia. Sicuramente dal punto di vista degli ascolti. La media ponderata di ieri è stata di 8 milioni e 188mila spettatori, con share del 37,97%, contro i 7 milioni e 670mila e il 34,93% della sera prima. Si conferma però il trend in netto calo rispetto al 2013: per strada sono infatti andati persi circa 3,5 milioni di spettatori e oltre dieci punti di media. L'anno scorso la serata dei duetti ottenne poco più di 13 milioni di telespettatori con il 47.55% nella prima parte e 6,5 milioni con il 52.68% nella seconda, per una media ponderata di 11,5 milioni di spettatori con il 48.17% di share.
Questa sera ci sarà la finale. E i vertici di viale Mazzini guardano già all'edizione del 2015. Che sarà targata, manco a dirlo, Fabio Fazio. Laddove il conduttore dovesse declinare, in pole position c'è Conti. "I casi sono due - ha spiegato Leone alla Stampa - o hai il fuoriclasse assoluto, diciamo Fiorello o Benigni, e allora il Festival si identifica con lui, oppure scegli un grande professionista e un uomo tranquillo come Conti, e gli costruisci intorno una squadra. Altri non vedo". Rispetto alla precedente edizione di Sanremo il direttore di Raiuno è convinto che manchi l’effetto sorpresa: "Per bissare i fasti del 2013 bisognava forse inventarsi qualcosa di più nuovo".
In realtà, il Festival è coerente con l’idea di tivù di Fazio. "L’anno scorso - ha fatto notare Leone - ci furono Crozza e Benigni. Quest’anno, finora, nulla del genere. Ma Crozza arriva e il Festival non è finito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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