Tratto dal romanzo omonimo di Michael Crichton, Jurassic Park è il film cult firmato da Steven Spielberg che è stato in grado non solo di diventare una pietra miliare del cinema d'avventura, ma di essere il capostipite di un vero e proprio franchise, entrando nell'immaginario collettivo di tutto il mondo. Uscito in sala nell'ormai lontano 1993, Jurassic Park torna stasera in tv alle 21.23 su Italia 1.
Jurassic Park, la trama
John Hammond (Richard Attenborough) è un miliardario dall'immaginazione sconfinata che, proprio grazie a questi due elementi, è riuscito a creare qualcosa di impensabile: un parco divertimenti popolato da veri dinosauri, portati in vita grazie alla clonazione. Nella speranza di ottenere ulteriori finanziamenti per portare avanti il suo progetto, Hammond invita su Isla Nubur un gruppo di esperti che dovrà valutare l'invenzione di Hammond. Tra questi ci sono il paleontologo Alan Grant (Sam Neill), la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern) e il matematico Ian Malcom (Jeff Goldblum). Impressionati dal lavoro fatto dal dottor Henry Wu (BD Wong) e in compagnia dei nipoti di Alan, gli esperti vanno alla scoperta del parco, mentre la loro sicurezza viene controllata dall'ingegnere Ray Arnold (Samuel L. Jackson). Le cose, però, cominciano ad andare per il verso sbagliato quando un collaboratore corrotto di Hammond si "vende" a una società rivale, facendo collassare tutto il sistema di sicurezza e lasciando gli ospiti alle prese con il lato selvaggio e carnivoro dei dinosauri.
È davvero possibile clonare i dinosauri?
Jurassic Park era un film destinato ad avere successo prima ancora che Steven Spielberg lo trasformasse in una pellicola. Infatti, secondo il sito dell'Internet Movie Data Base, Universal Pictures pagò ben due milioni di dollari a Michael Crichton per acquistare i diritti del suo romanzo, che ancora non era uscito. Dopo la distribuzione di Jurassic Park, inoltre, il successo del film raggiunse un successo tale da portare anche a nuovi record tra le iscrizioni alle facoltà di paleontologia. A questo è seguito una domanda ancora più universale, che ha attraversato la mente di tutti i fan sparsi per il globo: sarebbe possibile creare un Jurassic Park nella realtà? A questa domanda, secondo IMDB, avrebbe risposto la paleontologa Mary Schweitzer, che scoprì cellule di sangue e tessuti sottili su un osso fossilizzato di un T-Rex. Grazie alla presenza di questo materiale organico sembrerebbe che la clonazione dei dinosauri potrebbe essere possibile un giorno.
In realtà, però, la questione è molto più complicata. Secondo il The Guardian per replicare il genoma di un dinosauro ci sarebbe bisogno di miliardi di blocchi di DNA, abbinati a coppia, ma ad oggi gli unici esemplari disponibili non ne hanno più di 250. Senza contare che il materiale genetico deperisce con il passare del tempo e il DNA di un dinosauro si aggira intorno ai sessantacinque milioni anni di età. Sempre secondo il The Guardian esiste una teoria controversa secondo uno dei paleontologi usati dal franchise di Jurassic Park come consulente, Jack Horner, che avrebbe affermato che tutto il DNA di cui si ha bisogno per riportare in vita i dinosauri è già presente in natura e si trova nei polli. Il progetto prende il nome di Chickenosaurus e si affida alla riflessione scientifica secondo la quale gli uccelli sarebbero i discendenti naturali dei dinosauri.
Secondo il Washington Post, Horner punta al raggiungimento di tre obiettivi per "trasformare" un pollo in un velociraptor: la creazione di una lunga coda, lo sviluppo di un muso senza becco ma con i denti e plasmare delle piccole braccia con dita e artigli al posto delle ali. Questo significa che, con gli studi di Horner che proseguono, prima o poi la premessa di Jurassic Park potrebbe diventare realtà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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