Kanye West monopolizza l'Ellen DeGeneres Show, conduttrice imbarazzata

Kanye West, ospite giovedì di Ellen DeGeneres, si è reso protagonista di un monologo di oltre sette minuti, passando da Twitter all'umanità, dalla richiesta di soldi a Mark Zuckerberg alle idee per migliorare il mondo. Un sermone che ha messo molto in imbarazzo la conduttrice

Kanye West monopolizza l'Ellen DeGeneres Show, conduttrice imbarazzata

Dopo lo sfogo di tre mesi fa nel backstage del Saturday Night Live, Kanye West c'è ricascato.

Fresco del suo ultimo album in studio, “The Life of Pablo”, il rapper statunitense è stato infatti il protagonista di lungo e sconclusionato sermone nel corso dell'Ellen DeGeneres Show. Ospite dell'ultima puntata del programma, West ha infatti tenuto una sorta di monologo durato oltre sette minuti, mettendo visibilmente in imbarazzo la conduttrice e suscitando le risate – e qualche applauso – del pubblico presente in studio.

A dare il là al rapper è stata proprio una domanda della conduttrice, la quale voleva sapere dal suo ospite cosa ne pensasse di una recente proposta avanzata dalla moglie Kim Kardashian riguardo i suoi spesso discussi messaggi su Twitter. Tuttavia, dopo una breve risposta, West ha colto la palla al balzo per imbastire il suo infinito sermone.

Sento che se ne avessi le possibilità (economiche, ndr) potrei aiutare molto di più le persone”, ha attaccato il rapper. Il quale, in seguito, ha anche sostenuto di avere “idee che possono concretamente rendere migliore l'esistenza di tutta la razza umana”.

Un vero e proprio flusso di coscienza, insomma, che è continuato tra le espressioni imbarazzate della Degeneres. “Siamo in una sorta di secondo rinascimento. Ci troviamo in un tempo in cui le persone possono essere artisti multidisciplinari. Nessuno è più costretto ad avere una sola carriera o una sola professione nel corso della sua vita”, ha spiegato il rapper.

Il quale, tuttavia, sente una forte mancanza nella contemporaneità di grandi figure come quelle del passato più o meno recente:

Picasso, Steve Jobs e Walt Disney sono morti. Fatemi il nome di qualcuno ancora in vita che possa anche solo lontanamente competere con loro”, ha concluso.

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