Nel film “Spencer”, uno dei titoli più attesi e discussi alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, il regista cileno Pablo Larrain ci racconta uno dei momenti più difficili della vita di Lady Diana: la presa di coscienza del fallimento del matrimonio con il principe Carlo e la conseguente decisione di divorziare. La pellicola, però, non ha convinto proprio tutti. In particolare il giornalista Antonio Caprarica, che ha espresso un giudizio destinato a far discutere.
Quel Natale del 1991
Il film “Spencer”, in premiere mondiale a Venzia il 3 settembre 2021, si basa sull’equilibrio tra fantasia e ricostruzione storica. Larrain ha condotto un’indagine sulle fonti bibliografiche che si è amalgamata con la sua personale percezione dell’esistenza e della sofferenza interiore di Lady Diana. Il regista ha cercato di interpretare i sogni, le angosce e le paure della principessa del popolo in una fase particolare della sua esistenza, cioè quando si è trovata di fronte al bivio che avrebbe cambiato per sempre il suo futuro: continuare un matrimonio di facciata, oppure riprendersi la sua libertà?
Una decisione che il destino ha presentato alla giovane Diana durante le feste di Natale del 1991, mentre tutta la royal family è riunita, come da tradizione, nella residenza di Sandringham. La principessa del Galles è circondata dai parenti, eppure è più sola che mai con se stessa. Larrain ha voluto che fosse Kristen Stewart, da lui definita “una forza della natura”, a interpretare un personaggio difficile e sfaccettato come quello di Lady Diana. Nel trailer di poco più di un minuto la principessa pronuncia solo due parole. Quando l’attrice Sally Hawkins, che nel film interpreta Maggie, le dice: “Sanno tutto”, lei risponde: “They don’t" (“Non lo sanno”). Bastano queste poche sillabe a gettare lo spettatore nello stesso sconforto che Lady Diana deve aver provato di fronte a una famiglia che non l’aveva mai capita del tutto e da cui non si era mai sentita davvero accettata.
Quel Natale, poi, il principe Carlo e Diana dormivano già in stanze separate e i loro dialoghi erano soprattutto litigi. A proposito di “Spencer” Pablo Larrain ha dichiarato: “È una favola al contrario. Questa è la storia di una principessa che ha deciso di non diventare regina, ma ha scelto di costruirsi da sola la propria identità, un’icona, una madre…ho sempre pensato che deve essere stata molto dura da prendere. Questo è il cuore del film. Volevo approfondire il processo alla base delle scelte di Diana, mentre oscilla tra dubbio e determinazione, scegliendo infine la libertà…”.
Antonio Caprarica contro “Spencer”
Di tutt’altro avviso è, invece, il giornalista ed esperto di questioni reali Antonio Caprarica, che esprime un giudizio molto critico nei confronti del film: “Diana una martire nel film di Pablo Larraìn? Non ne posso più di queste rappresentazioni stucchevoli, non è la prima volta che accade. Lady D. era notoriamente una donna che dal momento che ha scoperto di essere stata tradita ha deciso che avrebbe dato la lezione della vita all'uomo che l'aveva resa infelice, e da quel momento ha deciso di prendersi tutti gli uomini che voleva. Di solito non è quello che fanno le sante”.
Poi aggiunge un’opinione netta anche su Kristen Stewart: “A parte la considerazione che non capisco perché ogni volta che fanno un film su Diana devono prendere un'attrice che sta a Diana come io sto a Richard Gere .Per capirla bisognerebbe avere un'idea del magnetismo animale della sua irradiazione fascinosa. Era una delle donne più affascinanti che il mondo abbia mai conosciuto”. Caprarica lamenta un’eccessiva idealizzazione di Lady Diana, ridotta a una sorta di “santino” e spiega: “Era una donna libera. Non era né una santa né una peccatrice, ma nella media degli esseri umani. Era una donna che ha diritto a tutta la nostra comprensione per essere stata maltrattata, ma era anche una donna che ha commesso i suoi errori e i suoi peccati, ed è morta purtroppo proprio quando stava maturando”.
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