Lapo Elkann torna sui social e rivela: “Da bambino abusarono sessualmente di me”

Dopo un lungo silenzio in rete, il rampollo di Casa Agnelli approfitta della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia per raccontare questo trauma del suo passato

Lapo Elkann torna sui social e rivela: “Da bambino abusarono sessualmente di me”

Dopo un lungo silenzio in rete, Lapo Elkann è tornato sui social. Lo ha fatto in una data significativa: il 20 novembre, il World Children’s Day. Il rampollo di Casa Agnelli ha scelto la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che quest’anno segna il trentennale dell’approvazione della Convenzione ONU, per raccontare le iniziative benefiche a cui si sta dedicando (ultima in ordine di tempo la firma del protocollo di intesa tra la Fondazione Laps e la Croce Rossa Italiana - Comitato Regionale Sicilia con il fine di migliorare il welfare-mix siciliano) e soprattutto per confessare un trauma del suo passato.

Oggi, il 20 novembre – dice Elkann nel video –, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell'adolescenza. Come ho avuto modo più volte di raccontare pubblicamente da bambino ho sofferto sia di dislessia sia di sindrome di iperattività e sono anche stato abusato sessualmente, ma non è un giorno in cui voglio parlare né di me né di quello che è successo a me”.

Lapo Elkann: “Voglio parlare dei bambini abusati”

Voglio parlare dei bambini – aggiunge Lapo –, dell’infanzia e di questi giovani. E vorrei parlare di Laps Libera Accademia per Progetti Sperimentali. Laps si occupa proprio di questo. Lavora sulla dislessia, lavora sull’iperattività, lavora sui problemi legati alla dislessia, sui problemi legati all’iperattività, su problemi legati agli abusi e si occupa proprio di riportare, di ridare e di ridonare il sorriso e la felicità a bambini e ad adolescenti che non hanno le stesse possibilità e opportunità e privilegi che ho avuto io nella mia vita”.

LAPS sta per Libera Accademia Progetti Sperimentali. La Fondazione, come si legge sul sito ufficiale, opera per “la tutela e la promozione delle opportunità di vita dei minori, agendo contro le ‘povertà’ che impediscono il pieno sviluppo delle loro immense potenzialità”.

Nel 2019 la Fondazione ha sviluppato diversi progetti, tra cui “Iron Mind” (sviluppato dall’associazione Marco Berry onlus in collaborazione con la Fondazione Vodafone Italia, finalizzato all’orientamento all’attività sportiva a favore di minori disabili) e “Riprendiamoci il futuro”, che ha visto coinvolti studenti di Torino e Cuneo affetti da iperattività e disturbo da deficit di attenzione.

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