Lo scorso 24 luglio, nella nuova puntata di Io e te, il talk-show condotto da Pierluigi Diaco con la collaborazione di Sandra Milo e Valeria Graci, è apparso in studio l'attore dal talento poliedrico Luca Barbareschi. L'ospite ha parlato in trasmissione dei sacrifici fatti per i suoi figli, affinché questi ultimi avessero la possibilità di prepararsi al meglio studiando, in vista del loro futuro. Barbareschi ha tenuto a precisare, tuttavia, che non intenderà destinare loro la sua eredità.
"Ho tolto l’eredità a tutti i miei figli", ha infatti fatto sapere nel corso della diretta registratasi a Io e te, che lo ha visto protagonista. Barbareschi ha dichiarato, inoltre, che "nessuno dei suoi figli avrà un euro", perché in qualità di padre ha dato loro un'opportunità di lavoro: "I figli dei ricchi diventano cretini, ma non sono cretini. Il cervello è un muscolo e va allenato. Se tu non studi non elabori, il cervello s’impigrisce".
Luca Barbareschi: da figlio a padre
Luca Barbareschi, incalzato dalle domande di Pierluigi Diaco, non ha nascosto i privilegi che beneficiano i suoi figli: "Io sono nato in Uruguay, ho passaporto uruguagio, ho il passaporto italiano e avendo lavorato tanto in America ho avuto honoris causa il passaporto americano. Questo mi ha dato il privilegio di poterlo dare a tutti i miei figli, per cui tutti e sei hanno il passaporto uruguagio, il passaporto italiano e il passaporto americano. Cosa vuol dire questo? Che loro possono lavorare in America, in tutto il Mercosur cioè dall’Argentina al Messico e in tutta l’Europa. Tutti hanno studiato in università che costano un milione di euro per l’educazione di quattro anni".
Nel corso del suo intervento registratosi a Io e te, Luca Barbareschi ha infine raccontato un aneddoto struggente su sua madre: "L’ho amata tantissimo e l’ho rispettata come tutti i figli devono fare con i genitori. Era coltissima. Mi ha abbandonato a 7 anni dicendomi: ‘Io amo un altro uomo e me ne vado’. Da quel momento non l’ho più vista e ho vissuto con due zie".
Ma il ricordo della donna che gli ha donato la vita non lo ha mai abbandonato: “Consiglio a tutti quelli che hanno subito un dolore a pensare che non è colpa loro, perché io a quell’età per anni ho pensato che fosse colpa mia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.