Luca Bizzarri ancora contro Conte: "Capisco perché il governo non riesce a farsi degli amici"

Ancora un affondo di Luca Bizzarri contro il governo sulla ripartenza del campionato di calcio ma non delle scuole

Luca Bizzarri ancora contro Conte: "Capisco perché il governo non riesce a farsi degli amici"

Luca Bizzarri è uno dei mattatori di Twitter. L'attore comico genovese trova terreno fertile su questo social, dove non risparmia mai le sue battute pungenti, spesso indirizzate contro il governo. L'ultimo tweet di Bizzarri si scaglia contro la scelta di riaprire il campionato di calcio di serie A da parte dell'esecutivo, che però chiude ancora alla possibilità che i bambini possano riprendere i giochi collettivi. Un'anomalia che non è passata inosservata a tanti ma che ha avuto la sua eco di risonanza grazie al comico genovese, il cui tweet è diventato rapidamente virale.

"Il Governo dice che a Giugno riparte il Campionato di calcio. Il Governo (lo stesso) dice che a settembre, nelle scuole, sono 'sconsigliati i giochi di squadra e gli sport di gruppo'. Alle volte capisco anche perché non hanno un amico", dice Bizzarri aggiungenso l'hashtag "#ridateciiladri". In poche ore le parole di Luca Bizzarri hanno fatto il giro del web e hanno raccolto oltre 5mila like e tantissime ricondivisioni. Moltissime sono state anche le risposte ottenute dal tweet di Luca Bizzarri e non sono mancati i messaggi di contestazione contro l'attore genovese. Il tema delle scuole e quello del campionato di serie A sono quelli che attualmente dividono maggiormente l'opinione pubblica tra chi ritiene sconveniente l'apertura di entrambi e chi, invece, crede che sia giunto il momento di tornare alla normalità. Ci sono anche quelli che difendono la scelta di ripartenza del calcio e sono concordi con il blocco delle lezioni in classe.

La riapertura dei campionati di calcio fa felici milioni di italiani che amano questo sport e che da marzo si interrogano sulla possibilità della ripartenza e che, quindi, hanno accolto con gioia la decisione presa dal governo: "Teniamo anche i ragazzini in ritiro? I tamponi ogni 3 giorni per per loro li paga lei?". L'obiezione mossa al comico si basa sull'obbligo di effettuare tamponi e controlli costanti su tutti i membri dello staff e dei calciatori delle squadre. Ovviamente tutti i costi sono a carico delle società, che quindi dovranno farsi carico di una spesa ingente pur di completare la stagione.

A questa replica ha risposto un altro utente che, invece, appoggia la polemica intrapresa da Luca Bizzarri: "Credo che il punto sia esattamente questo: perché tutti questi sforzi x controllare i calciatori, che non sono necessari, ma nemmeno mezzo pensiero x far ripartire le scuole, che invece sono fondamentali per un Paese ma che in Italia contano come il 2 di picche a briscola?".

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