La madrina Sednaoui: «Il cinema aiuta i popoli a capirsi»

da Venezia

Anche i dipendenti del Comune di Venezia che, durante il red carpet, hanno protestato fuori dal Palazzo del cinema per i tagli agli stipendi sembrano comparse del grande film sulla realtà che è il leitmotiv delle opere presentate alla Mostra. E infatti dentro la Sala grande l'emozionata madrina Elisa Sednaoui in abito lungo grigio e paillettes salutava le autorità istituzionali, tra cui il presidente della Repubblica Mattarella e il ministro dei Beni culturali Franceschini, e la delegazione del film di apertura Everest con l'attore del momento Jake Gyllenhaal, con un discorso utopico: «Il nostro è un mondo in cui gli esseri umani compiono opere eccezionali ma ogni giorno ci arrivano immagini di violenza. Con la sua capacità di arrivare a tutti il cinema può aiutare a superare le incomprensioni tra i popoli».

Anche il presidente della giuria, Alfonso Cuarón, ha avuto un pensiero per la tragedia dei migranti mentre l'intervento di Paolo Baratta è stato come sempre preciso, istituzionale, ma anche un po' ironico: «Siamo molto attenti allo spirito del tempo ma non ascoltiamo gli idoli del giorno».

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