La sigla del telefilm "Furia" è stata croce e delizia della carriera musicale del cantante Mal.
Quando una canzone riscuote un enorme successo rischia di imbrigliare un musicista in maniera indissolubile. È quello che è successo a Mal che - dopo essere stato uno degli esponenti di punta del beat italiano - nell'immaginario del pubblico è rimasto inesorabilmente legato al "cavallo del West che beve solo caffè". Intervistato a Porta a Porta da Bruno Vespa, Mal ha raccontato - con un po' di amaro in bocca - un aneddoto legato alla famosa sigla. Nel 1977 l'ex leader dei Primitives doveva partecipare al Festival di Sanremo e la sua canzone era già stata accettata. Nel frattempo il suo discografico gli propose di cantare la sigla che avrebbe dovuto accompagnare un vecchio telefilm in bianco e nero degli anni '50. Mal accettò è fu un successo immediato: il 45 giri venne stampato così in fretta che non c'era neanche la canzone per il lato b e si scelse di inserire la versione strumentale della stessa sigla.
L'exploit della canzone "Furia" fu così grande che il discografico consigliò a Mal di rinunciare a Sanremo: la partecipazione al Festival era vista come un'incognita, c'era il rischio che potesse anche andar male. Così a Mal venne suggerito di continuare con le canzoni per bambini, ma mai si replicò il successo del primo brano. Intanto il cantante gallese scelse di cedere la canzone scelta per Sanremo agli Homo Sapiens.
La canzone in questione era "Bella da morire" e nel 1977 vinse il Festival della Canzone Italiana. Le parole di Mal hanno un retrogusto amaro e lasciano intendere un filo di rimpianto: "Non è detto che avrei vinto io però la canzone è piaciuta moltissimo…".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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