Il "maledetto" Shia LaBeouf ora diventa san Padre Pio

Il regista Abel Ferrara vorrebbe il controverso attore come protagonista della pellicola sul frate pugliese

Il "maledetto" Shia LaBeouf ora diventa san Padre Pio

Shia LaBeouf si sta già facendo crescere la barba. Gli servirà per interpretare un giovane Padre Pio nel film che Abel Ferrara sta preparando sul santo di Pietrelcina. «Il mio prossimo film sarà su Padre Pio. ha infatti dichiarato il regista italoamericano alla stampa, arrivando al Locarno Film Festival per la prima mondiale di Zeros and ones - Mi concentrerò su quando a San Giovanni Rotondo ci fu un massacro, quando lui era un giovane monaco, un periodo nel quale apparvero per la prima volta le sue stimmate». Ferrara si riferisce a un episodio avvenuto poco più di un secolo fa. Era l'ottobre del 1920 quando San Giovanni Rotondo il paese dove Padre Pio, nato a Pietrelcina, esercitò per tutta la vita i suoi uffici religiosi - fu teatro di un grave scontro fra opposte fazioni politiche, episodio che provocò una strage.

In quel periodo di grandi tensioni sociali che va sotto il nome di «biennio rosso», i socialisti vinsero infatti le elezioni locali nel paese in provincia di Foggia ma, al momento di insediarsi nel municipio, trovarono la via sbarrata dai carabinieri che volevano impedire soprattutto l'esibizione della bandiera rossa dal balcone comunale. L'episodio sembrava avviato a una conclusione pacifica quando un gruppetto di facinorosi iniziò un'azione provocatoria. I disordini che ne seguirono culminano in uno scontro a fuoco. Morirono tredici operai e un carabiniere. Il quotidiano socialista L'Avanti accusò Padre Pio di essere il responsabile - se non materiale, certamente morale - di quel massacro compiuto secondo la testata da cosiddetti, «arditi di Cristo» a lui devoti. Gli storici però che hanno indagato sul fatto, come don Giosuè Fini, non hanno trovato alcuna prova del coinvolgimento suo o di suoi fedeli. Anzi è praticamente certo fosse estraneo ai fatti e le violenze furono compiute da un gruppo reducistico.

Ora questa storia, ancora molto oscura, sarà raccontata nel film che Ferrara ha annunciato di avere in progetto. Alla testata americana Variety ha dovuto spiegare chi fosse Padre Pio: «Ora è un santo, ha avuto le stimmate, ha anche vissuto nel mezzo di un periodo molto politico della storia mondiale. Era giovane negli anni del mio racconto, ben prima di diventare un santo, quindi Shia LaBeouf lo interpreterà».

Carismatico e controverso, LaBeouf è stato scelto da Ferrara e per lui sarebbe un ritorno sulla scena. Lo scorso febbraio, l'attore è stato denunciato dalla ex fidanzata, la cantante FKA Twigs, che lo ha accusato di averla sottoposta nel periodo della loro relazione a violenze verbali, fisiche e psicologiche. Durante un'intervista all'emittente americana CBS la cantante ha raccontato nel dettaglio i comportamenti violenti dell'attore: «È iniziato in maniera molto graduale, un passo dopo l'altro che mi ha fatto perdere la stima in me stessa e ogni sicurezza. Voglio raccontare quello che mi è successo per aiutare le altre donne a capire sin dai primi segni i comportamenti che sfoceranno nell'abuso».

La Chiesa nei confronti di Padre Pio ha tenuto atteggiamenti altalenanti. Risalgono proprio al 1920 le notizie delle stigmate del frate. Padre Agostino Gemelli, medico, psicologo e consulente del Sant'Uffizio allora fu categorico, pur ammettendo che «padre Pio è uomo veramente di elevata vita religiosa, uomo esemplare», smentì la natura miracolosa delle piaghe del frate riducendole al risultato di una patologia nervosa.

Fu lo slancio devozionale dei tanti fedeli legati al frate a non permettere che un giudizio così negativo passasse. Nel 1999 a trent'anni dalla morte, arrivò la beatificazione.

Il film verrà girato in Puglia.

Non è ancora noto il punto di vista con cui verranno raccontati quei primi anni di vita del santo di Pietrelcina ma è un fatto che i film di Ferrara narrano spesso storie di religione, redenzione, peccato, tradimento e violenza e quindi questo pare il racconto adatto per il regista de Il cattivo tenente, che ha dichiarato di essere ormai da tempo al lavoro su questo progetto la cui portata è «più ampia rispetto ai miei ultimi titoli».

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