Il «mammone» cerca moglie Arriva il format dello scandalo

Il «mammone» cerca moglie Arriva il format dello scandalo

«Mammoni», declinazione più nobile di «bamboccioni». Perlomeno qui in Italia, gloriosa repubblica fondata sulle mamme, e soprattutto sui figli. Perché l’avrà pure cantato il napoletano Mario Merola ma la regola vale dalle Alpi fino allo Stretto di Messina, e cioè: «I figli so’ piezz ’e core». Illustri politici come Renato Brunetta, Tps alias Tommaso Padoa-Schioppa e, buon ultima, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri hanno provato a imbastire una strategia che disinnescasse il «bamboccismo» tricolore, al fine di arruolare le giovani generazioni al rischio e all’incognito. Ma sono stati, come si dice, bellamente rimbalzati. I mammoni in Italia hanno radici fortissime, storiche e pratiche. E le seconde le mettono nella casa di nascita, dove sta mammà, che come cucina e stira lei, nessuno mai. Quindi, non si schiodano. Risultato? Molte mamme non chiedono di meglio che tenersi a domicilio il proprio «bambino» perché il mondo là fuori è crudele. Altre alzano gli occhi al cielo, e si rassegnano a smistare mutande e canottiere fresche di bucato del rampollo, aspettando che il destino recapiti sul pianerottolo di casa la futura santa, ops, volevamo dire nuora. E poi, ci sono loro. Sono le mamme di Mammoni - Chi vuole sposare mio figlio?, la docu-fiction in arrivo su Italia 1, per sei puntate settimanali in prima serata da domani. Donne mature che hanno ben chiara una cosa in testa: il «bambino» deve farsi una vita, trovare l’amore e togliere le tende. Cercando di rispondere al quesito «Italiani mammoni o mamme iperprotettive?», il programma di Italia 1 (un format internazionale targato Eyeworks, andato in onda in Francia su Tf1 e in Spagna su Cuatro) racconta, seguendoli quotidianamente, cinque uomini di età compresa tra i 28 e i 46 anni, tutti con un’occupazione e che non se la sentono proprio di spiccare il volo. Ciascuno di loro incontrerà otto pretendenti, partendo da uno speed-date per poi restringere sempre più la rosa. Nell’ultima puntata, spunterà Rossella Brescia a suggellare le eventuali unioni. C’è Dario, 31 anni, broker milanese, che vive ancora con mamma Lorenza, che lo segue perfino in discoteca; c’è Marco, 28 anni, di Ercolano, laureando fuori tempo massimo in economia aziendale fedele a mamma Olimpia, e poi c’è Simone, modello ventottenne di Milano, che lavora accanto a donne bellissime ma non molla la gonna di mamma Marina, c’è lo scapolo d’oro Antonio (46 anni), imprenditore barese luce degli occhi di mamma Consilia. E infine c’è lui, Pierpaolo, 34enne di Pavia, che promette di essere un caso della trasmissione. Perché Pierpaolo è gay, e sua mamma Franca è determinata a trovargli l’uomo giusto. É la prima volta che in un programma tv italiano accade una cosa del genere, in un paese di radici cristiane come il nostro, e per di più a poche ore dal trionfale passaggio del papa da Milano per l’Incontro Mondiale con le Famiglie. Il caso promette di fare un bel chiasso. Nozze gay in prima serata, dunque: si parlerà anche di questo. Lui, Pierpaolo Lisca, è un ballerino che ha danzato in musical come We Will Rock You e Peter Pan e ha il sogno nel cassetto di «duettare un giorno con Bonnie Tyler» e si sente mammone a tutti gli effetti. «Lo sarò sempre, anche dopo che andrò via di casa - spiega sorridente lui - Per ora, però, perché andarsene? Mia mamma insiste che debba farlo ma solo perché vuole vedermi completo, con un compagno sincero e affidabile al mio fianco». Solo sincero e affidabile? «Ed economicamente stabile - ammette lui divertito - sennò che mamma sarebbe? Ogni mamma sogna un genero che sia avvocato o medico». Un ragazzo «fortunato», si definisce Pierpaolo: «Ho sempre avuto chiari i miei sentimenti, ma non li codificavo razionalmente. Dopo il liceo, è avvenuto all’accademia di danza, in un ambiente in cui ragazzi gay come me erano accettati per ciò che erano, e apprezzati o meno per le loro qualità. Ho trovato la forza di dirlo a mia madre e la sua risposta fu: era ora che me lo dicessi. Tutto qui, senza traumi. Insomma, mi aspettava. Una mamma ti tiene nove mesi dentro di sé, certe cose le sente». Rompiscatole da competizione, apprensiva e protettiva, mamma Franca (che infatti telefona due volte al figlio durante l’intervista, per sapere com’è andata, ndr), ma sempre per amore: «Ha avuto coraggio a venire in tv con me - spiega Pierpaolo - Oltretutto a dire chiaramente che vuole che io mi sposi».

Appunto, quando? «Molto presto - è la risposta ottimista - Sono sicuro che arriverò a vedere quel giorno. L’equivoco sta tutto nel concetto di matrimonio. Il matrimonio è una cosa religiosa, e bisogna rispettarla. Quello che noi gay chiediamo è un riconoscimento legale laico».

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