Maze Runner guida la carica degli young adult movie

Nelle sale arriva il primo capitolo tratto della trilogia letteraria di James Dashner

Maze Runner guida la carica degli young adult movie

Ormai, si rischia di perdere il conto. Ogni due per tre, esce al cinema l'ennesimo episodio pilota di una saga young adult, dedicata, cioè, a un pubblico che spazia tra i 14 e 21 anni. Del resto, il botteghino (Hunger Games su tutti) dimostra che il filone è quello delle uova d'oro, più o meno come quando mandi nelle sale un horror o un cartone. Il problema, semmai, è riuscire a stare dietro a tutti questi film perché sposando il discorso della serialità televisiva (e per garantirsi qualche incasso in più) le pellicole, soprattutto nei primi capitoli, lasciano molte questioni in sospeso.

Come avviene, in modo particolare, in questo Maze Runner - Il labirinto, adattamento del primo libro della trilogia partorita da James Dashner. Siamo nell'ormai consueto futuro distopico e post-apocalittico. Il sedicenne Thomas viene spedito, con un montacarichi, all'interno di una Radura, dove lo attendono altri ragazzi della sua età. Ognuno di loro ha dimenticato il proprio passato e, soprattutto, il motivo per il quale si ritrova in questo posto circondato da alte mura e porte imponenti, che si aprono al mattino e si chiudono al tramonto. È il passaggio per il temibile Labirinto, unica via di fuga apparentemente impossibile, anche per la presenza dei terribili Dolenti, robottoni che non lasciano superstiti.

Alcuni ragazzi, quotidianamente, provano a perlustrare il dedalo dietro le porte, ma senza successo. Ci penserà Thomas a prendere in mano la situazione, tra spargimenti di sangue e l'ostilità di chi vorrebbe continuare a vivere alla giornata.

Qualche assurdità di sceneggiatura (vi pare normale che per testare i ragazzi si debba ricorrere a costruire un labirinto che avrà richiesto anni e anni di lavoro?), non inficia la buona impressione di una storia che mischiando videogame a formazione (si diventa adulti facendo scelte coraggiose), suspence a enigmi, ti fa venir voglia di andare a vedere anche il secondo film.

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