Il festival di Sanremo è ormai concluso ma, come sempre accade, non si fermano le polemiche. A lamentarsi sono i fan di Michele Merlo, il giovanissimo cantautore morto lo scorso giugno a causa di una leucemia fulminante sulla quale è in corso un'indagine da parte della procura. Chi seguiva Michele Merlo avrebbe voluto che dal palco del teatro Ariston venisse fatto un omaggio, anche solo un ricordo in una delle serate.
Tra chi mastica amaro ci sono anche i genitori di Michele Merlo, soprattutto suo padre, che raggiunto dal Corriere del Veneto ha espresso la sua amarezza per quel mancato tributo al figlio, che un giorno sognava di salire sul palco del teatro Ariston. E Merlo ci aveva anche provato a partecipare al festival di Sanremo ma per due anni, con due canzoni diverse, non era stato selezionato. Ma non si era arreso e nei suoi progetti c'erano ancora tanti tentativi per raggiungere il teatro Ariston con la sua musica e le sue canzoni. Chi lo seguiva avrebbe voluto che, in suo onore e in sua memoria, venisse portato al teatro Ariston il suo inedito Farfalle. Ma così non è stato.
A volte il destino ci prova a dare una mano. Il brano di Sangiovanni portato a Sanremo aveva lo stesso titolo di quello di Michele Merlo ed è a lui che i fan del cantante vicentino si erano rivolti per portare un suo ricordo sul palco del teatro Ariston. Anche perché i due hanno in parte fatto lo stesso cammino, essendo entrambi ex alunni della scuola di Amici di Maria De Filippi. Ma il padre di Michele Merlo, al destino, non ci vuole credere: "Credo poco alla coincidenza del titolo con tutto il clamore che ha avuto Farfalle di Michele negli ultimi mesi. Era il brano che mio figlio aveva registrato a Modena nei suoi ultimi giorni di vita, che uscirà presto, con la sua voce appunto".
Si sarebbe potuto fare qualcosa in più anche per Michele Merlo. Questa è la rabbia di chi gli ha voluto bene. La band de Le Vibrazioni, d'altronde, è riuscita a portare sul palco un omaggio a Stefano D'Orazio con una serigrafia impressa sulla loro batteria. "Costava poco farlo. Ci sarebbe stato anche qualche artista che poteva ricordarlo dal palco ma così non è stato.
Non si è voluto; del resto mio figlio è morto a causa della malasanità, vittima di una tragica ingiustizia", dice il padre con grande amarezza, cercando però di non alzare troppo i toni: "Non voglio fare polemiche, sarebbero sterili, non servirebbero. E poi Michele non lo avrebbe voluto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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