Eletta Miss Trans Italia domenica scorsa, Alessia Cinquegrana è una ragazza di 27 anni di Aversa, in Campania. Costume nero, tacchi d’argento e tiara fra i capelli, Alessia è da due giorni la nuova “trans-reginetta” del Belpaese.
Raggiunta telefonicamente da ilGiornale.it, racconta la sua storia personale, partendo dal raggiungimento della sua identità sessuale fino ad arrivare alla scoperta dell’amore per le sfilate e per le passerelle.
“Ho avuto una brutta infanzia – esordisce subito Alessia – I miei genitori hanno divorziato quando avevo undici anni, e la mia crisi emotiva parte da là. Mio padre voleva che io facessi il calzolaio, era il classico maschilista napoletano”. Lei, invece, che all’epoca si chiamava Gianni, voleva fare il ballerino. Con la separazione dei genitori le cose cambiano: “Rimasto solo con mamma ho iniziato a fare scuola di danza e ho scoperto di avere sempre più atteggiamenti femminili”.
Una professione, quella di ballerino, che le ha riservato anche grandi soddisfazioni: nel 2008 ha partecipato ad una gara di ballo a “Mattino in famiglia”, su Rai2. Poi è arrivato il passaggio da gay a trans e insieme anche la scoperta dell’amore per la passerella, che le ha regalato lo scettro a Miss Trans Italia ma anche un ottimo secondo posto a Miss Trans Europa, organizzato a giugno a Caserta.
La storia di Alessia è molto legata a Napoli e alla Campania, sempre in bilico tra discriminazione e accettazione: “A Napoli non siamo emancipati come a Milano, ma da una decina d’anni le cose vanno decisamente meglio anche qui – racconta Alessia – È normale che ci siano discriminazioni: io ho ventisette anni ma me ne sento addosso cinquanta, da tante cose ho dovuto fare e subire nella vita”.
Discriminazioni e ostilità che, purtroppo, arrivano anche dalla stessa famiglia: “Mio padre accettava il figlio gay, ma non il trans. Da cinque anni non ci parliamo. E poi, quello che mi fa soffrire di più, sono i miei suoceri che non mi accettano, i genitori del ragazzo con cui sto da otto anni e che ho anche salvato dal tunnel della droga”.
Alessia però un conforto lo ha trovato nella fede: “Sono molto credente e appassionata di Chiesa: tutti gli anni mi riprometto di non andare alla festa della Madonna dell’Arco ma ogni volta non resisto e all’ultimo corro alla processione. Il mio parroco, don Salvatore de Filippi, mi è stato molto vicino, seguendomi nella mia trasformazione, dicendomi di seguire il mio istinto e dandomi sempre la Comunione.”
Una vera e propria devozione, quella di Alessia, che l’ha portata anche ad assumere posizioni che le stessa definisce “diverse da quelle degli altri trans”: “Io sono tradizionalista, tengo molto a festeggiare il Natale e la Pasqua. Anche sui diritti civili, accetto il matrimonio tra gay e spero che Renzi riesca a farlo passare perché la gente ci soffre: io condivido le scelte del mondo Lgbt per l'adozione dei bambini ma personalmente non mi sento pronta."
D’altronde Alessia, come tutte le vere miss, non nasconde di sognare il matrimonio.
Nel frattempo continua a sfilare, certa del fascino che riesce ad esercitare sul pubblico: “In passerella sento di far emozionare le persone. La nuova Miss Italia Clarissa Marchese? Sicuramente è più bella lei, ma come portamento ce la giochiamo”, sorride.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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