"Harvey Weinstein mi molestò, ma mi pagò per stare zitta". A rivelarlo solo ora è Ambra Battilana Gutierrez, modella italiana nata a Torino da padre italiano e madre filippina.
La 25enne racconta a La Stampa di essere fuggita da New York un paio d'anni fa proprio a causa delle molestie ricevute dal produttore cinematogafico. Molestie che - assicura - aveva denunciato alla polizia, anche se ha poi deciso di ritirare la querele dopo che lo stesso Weinstein le offrì un milione di dollari per il suo silenzio.
Tutto sarebbe iniziato nel 2015, quando il produttore le aveva fissato un incontro: "Andai nel suo ufficio con il mio book sotto braccio", spiega la modella, raccontando che in quell'occasione Weinstein le toccò il seno e cercò di metterle le mani sotto la gonna. Fuggita, lei si è rivolta alla polizia, che le avrebbe chiesto di tornare da lui con un microfono nascosto. "È normale, lo faccio sempre", avrebbe detto l'uomo nella seconda occasione, prima che la giovane scappasse di nuovo "terrorizzata" senza nemmeno entrare nella stanza di Weinstein.
La querela parte lo stesso, anche se la polizia sostiene di non avere abbastanza prove. A quel punto Ambra si ritrova in balìa dei giornali, che la descrivono come "prostituta" e "professionista del ricatto". "Ho raccontato la verità... ma la mia immagine ne è uscita distrutta", spiega oggi. Poi è arriva l'offerta di Weinstein: un milione di dollari in cambio del silenzio, dello smartphone e delle password di tutti i suoi account per assicurarsi che non ci fosse più traccia dell'audio.
"All'inizio rifiutai, erano soldi sporchi", ricostruisce la giovane, "Ma ero sola. Ho avuto paura. E ho firmato". Ora però è pentita ed è pronta a denunciare nuovamente il produttore. "Spero si apra presto il processo, voglio che Weinstein finisca in tribunale", ha detto ancora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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