Morgan rilascia un intervista esclusiva per Chi ad Alba Parietti : "Lancio una sfida a Maria De Filippi: Lei dice di conoscere e apprezzare il mo lavoro. Mi inviti in un suo programma. Se ama la musica apprezzerà". E poi spara a zero: "Ho creato io Mengoni e Noemi. Elio? Canta senza cuore. Carlo Conti? Un signore, meglio di Fazio".
"Non ce l’ho con Maria De Filippi, la differenza fra di noi è che io non guardo quello che fa lei in televisione, lei invece sembra conoscere molto bene quello che faccio io anche se una volta ha detto: 'Non conosco l’opera di Morgan'". Il frontman dei Bluvertigo, non risparmia nessuno a cominciare dalla regina di Canale 5 che, in realtà, ha detto di apprezzarlo televisivamente. "Va bene, allora le lancio una sfida: se mi invita a suonare in un suo programma con i Bluvertigo, ci vado (...). Se ama la musica apprezzerà". Riferendosi ad X Factor, Morgan attacca: "Quando ci sono io il reality è una figata, di talent show ne sono pieni i fossi ma di Mengoni e Noemi, che sono nati con me a X Factor, ce ne sono meno e vengono fuori dal lavoro che ho fatto con loro. Non poterli seguire dopo ha dato più fastidio a loro, perché io continuo a creare ogni giorno, una volta è stato Mengoni il prodotto della mia e della sua creatività, un’altra volta Noemi. Ma loro hanno risentito della mia mancanza perché, quando lavoravamo insieme, veniva fuori il frutto di una ricerca di qualcosa che fosse giusto per loro, perché arrivavano come grandi scatole vuote e dentro potevi metterci tutto, anche l’uranio. O l’arte».
Morgan ne ha anche per Elio e le Storie Tese: "Io credo che Elio e il suo gruppo in generale siano geniali, ma vedi anche da come lui si esprime che è mediato, è sempre un personaggio o una maschera. Nelle sue canzoni c’è ironia o sarcasmo ma non c’è mai il cuore in mano, neanche stilisticamente". Morgan abbassa i toni solo quando parla di Carlo Conti, che lo ha invitato a Sanremo: "Carlo Conti si è comportato da signore, è stato molto serio. Lo ringrazio perché, oltre ad aver voluto ascoltare la nostra canzone, non ha guardato in faccia nessuno: gli piaceva il pezzo e ci ha preso, è stato molto più sincero di quelli che ci sono stati prima. Non conoscevo Carlo, ma vedendolo lavorare ho capito perché ha la responsabilità di scegliere chi va a Sanremo. Immagino che lui abbia un sacco di pressioni ed è in grado di affrontarle, cosa che non è da tutti. Chiedetelo a Fazio, visto che mi ha chiamato e poi mi ha lasciato a casa. [...
] Nel 2013 mi ha chiamato, mi ha fatto preparare il pezzo e poi non mi ha voluto: perché devi scomodare una persona per niente? Quell’anno è successa la stessa cosa a Gino Paoli, ma si può giudicare il più grande cantautore italiano vivente? Lui è dentro di diritto".
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