Coronavirus, Morrissey fuori controllo: "Per il virus mi cancellano il tour"

L'ex Smiths ha scherzato sul coronavirus (chiamandolo "Miley Cyrus") e polemizzato sul fatto di non poter suonare a Parigi: "È tutta colpa di Macron"

Coronavirus, Morrissey fuori controllo: "Per il virus mi cancellano il tour"

Morrissey è protagonista dell'ennesima presa di posizione che fa discutere. In piena emergenza sanitaria da Covid-19, il cantante britannico ha continuato a suonare in patria e non ha gradito gli slittamenti o le cancellazioni che i suoi concerti hanno subìto all'estero.

I poster dei suoi live hanno suscitato reazioni controverse sul web. L'ex voce degli Smiths ha promosso le recenti esibizioni con delle immagini davvero singolari: una versione della copertina del disco You Are the Quarry (pubblicato nel 2004) in versione quarantena. Quella cover è diventata You Are Quarantined. La foto, apparsa anche sul led wall del palco durante i live, mostra il volto di Moz con bocca e naso coperti da una mascherina. Ma non finisce qui.

Il 60enne cantautore di Manchester ha scherzato sul coronavirus durante il concerto dello scorso 9 marzo a Colonia, in Germania. Morrissey si è lamentato del fatto di non poter suonare a Parigi, dove il suo show è stato annullato.

"Londra è ancora Miley Free": parola di Morrissey

"Fra un paio di giorni – ha detto tra un brano e l'altro – avremmo dovuto suonare a Parigi, ma a causa di 'Miley Cyrus' tutta la musica e i concerti sono stati cancellati". Colpa, secondo lui, del presidente Emmanuel Macron, che ha disposto una serie di misure restrittive per provare a contenere la diffusione del virus, tra cui, appunto, il rinvio a data da destinarsi di concerti, festival (come Cannes) ed eventi.

"Per quel che ci è dato sapere – ha aggiunto Morrissey –, Londra è ancora Miley Free". Il cantante, infatti, non si è fermato: l'ultima data del suo mini-tour, il 14 marzo scorso, è andata in scena a Wembley e, come riporta il NME, è stata affollata da centinaia di fan. Moz ha aperto il live con la cover a cappella di un classico del 1962, The End of the World della crooner Skeeter Davis. "Non sanno che è la fine del mondo – ha modificato il testo – è finito quando hai detto: COUGH (un colpo di tosse, ndr)".

"Se avete intenzione di uccidervi – ha aggiunto prima di suonare Jim Jim Fallsbene, per l'amor del cielo, fatelo".

Il concerto a Wembley ha anticipato l'uscita di I Am Not a Dog On a Chain, il suo tredicesimo album da solista, il terzo in quattro anni, disponibile dal 20 marzo e lanciato dai singoli Bobby, Don't You Think They Know? e Love Is On Its Way Out.

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