"È morto pacificamente in ospedale, con la sua famiglia accanto. Affascinante, gentile e di grande talento, ci mancherà moltissimo", con queste parole è stata annunciata la morte dell'attore Ian Holm. A pronunciarle il suo agente, che ha reso noto il decesso dell'interprete inglese, divenuto celebre per l'interpretazione dell'hobbit Bilbo Baggins nella popolare saga fantasy Il Signore degli Anelli e in seguito de "Lo Hobbit".
Nato a Goodmayes nel settembre del 1931, Ian Holm scopre di avere una profonda passione per il teatro, che lo spinge a iscriversi alla London's Royal Academy of Dramatic Art, una delle scuole di recitazione più illustri e longeve di Londra. Grazie ai suoi studi esordisce ben presto sul palco, dove conquista il pubblico e la critica, ottenendo addirittura un Tony Award come migliore attore protagonista. Negli anni '70, però, decide di cambiare strada ed entra nel mondo della cinematografia dove interpreterà, nel corso della sua carriera, svariati ruoli da protagonista.
Attore carismatico e versatile, in grado di passare da ruoli drammatici a quelli di personaggi della fantascienza, Ian Holm diventa celebre impersonando l'androide Ash nel film Alien del 1979, per poi impegnarsi in pellicole come Enrico V del 1989, Amleto del 1990, Il quindo elemento del 1997 e ancora Momenti di Gloria, nel 1981, che gli valse la candidatura al premio Oscar come miglior attore. È però l'ingresso nel cast della trilogia de Il Signore degli Anelli che lo consacra al grande pubblico mondiale, per l'interpretazione dell'hobbit Bilbo Baggins. Ruolo poi confermato nel film Lo Hobbit, prequel di successo della saga della compagnia dell'Anello.
L'attore britannico, morto a 88 anni a causa delle complicazioni dovute al morbo di Parkinson, si era ritirato dalla scena cinematografica nel 2001.
Dopo aver interpretato Sir William Gull, il famoso serial killer della Londra antica, nel film La vera storia di Jack lo squartatore, Ian Holm aveva scoperto di avere un tumore alla prostata e per curarlo aveva scelto di abbandonare la carriera per dedicarsi alla guarigione. Nel 1998 la regina Elisabetta II gli conferisce il titolo di baronetto per meriti artistici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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