Morto Max Gallo, dai grandi della storia alla vita politica. Sempre con passione

Morto Max Gallo, dai grandi della storia alla vita politica. Sempre con passione

È morto lo storico e giornalista francese, di origini italiane, Max Gallo, molto famoso anche in Italia per i suoi saggi storici (ma non disdegnava il romanzo) a taglio fortemente divulgativo. Gallo, nato a Nizza il 7 gennaio del 1932, era figlio di emigranti. Il padre, piemontese, aveva lasciato la scuola dopo il diploma a undici anni, la madre era originaria dell'Emilia-Romagna. Come ricordava lui stesso proprio a Nizza vivendo l'occupazione tedesca e poi la liberazione, s'innamorò di due cose: la storia e la politica. Ma il padre più prosaicamente lo indirizzò verso studi tecnici.

Gallo però, appena possibile, devia percorso. Con un dottorato in Storia, conseguito nel 1960, diventa professore all'università di Nizza. Nel 1968, rifiuta un posto alla Vincennes University per continuare a insegnare all'Istituto di Studi Politici di Parigi. La sua cifra come storiografo fu sempre quella della leggibilità. Tra i suoi testi più apprezzati dal pubblico soprattutto biografie. Quasi tutti testi tradotti anche in Italia: Vita di Mussolini (Laterza), La notte dei lunghi coltelli (Mondadori), Garibaldi. La forza di un destino (Bompiani), e anche Lettera a Robespierre (Spirali). Gallo era indubbiamente bravo anche nel cavalcare le polemiche o nel provocarle. La Lettera a Robespierre può essere un buon esempio venne pubblicata in Francia proprio durante i lunghi preparativi per festeggiare i 200 anni della rivoluzione del 1789. E prendeva di petto tutti coloro, a partire da un gigante della storiografia come Pierre Chaunu (1923-2009), che avevano messo i puntini sulle «i» ai fasti luminosi della Rivoluzione. Col senno del poi non c'è dubbio che avesse ragione Chaunu nel definire episodi come la Vandea un vero e proprio genocidio. Ma in Francia molti videro nella posizione di Gallo una giusta posizione di orgoglio nazionale (si era all'epoca delle presidenze Mitterand e dei governi socialisti a cui Gallo era molto vicino).

Notevole anche la produzione di romanzi di Gallo tra cui la vendutissima saga su Napoleone (in Italia per i tipi di Mondadori): Napoleone, la voce del destino; Napoleone, il sole di Austerlitz; Napoleone, i cieli dell'impero; Napoleone, l'ultimo immortale. Ma ha raccontato in forma di romanzo anche Luigi XIV e Giulio Cesare. Testi su cui colleghi «più accademici» spesso hanno storto il naso. Ma questo non ha impedito che Gallo il 31 maggio 2007 venisse eletto al seggio 24 dell'Académie française, precedentemente occupato da Jean-François Revel, una delle menti della storia sociale (basti pensare a La tentation totalitaire).

Esiste poi un versante più propriamente politico di Gallo ma quello è rimasto confinato all'ambito francese:

dopo un esordio vicino al Partito comunista negli anni '80 si avvicinò ai socialisti per i quali è stato deputato europeo. Negli ultimi anni aveva poi scelto di appoggiare, a partire dalle elezioni del 2007, Nicolas Sarkozy.

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