Muti formidabile con i suoi Wiener

I sindacati creano tensione tra il maestro in tour e Riccardo Chailly

Muti formidabile con i suoi Wiener

Martedì i formidabili Wiener Philharmoniker, l'orchestra del concerto di Capodanno, hanno chiuso i tre giorni di tournée italiana al Teatro alla Scala, a guidarli il direttore d'orchestra Riccardo Muti. Erano presenti 500 spettatori come esige l'ultimo Dpcm, pochi ma di fatto sono gli unici, assieme ad altrettanti a Firenze e a Ravenna, con cui si siano misurati i Wiener in questo 2021. In Austria i teatri sono ancora chiusi. «Non facciamo musica per noi, ma per voi, il concerto è una condivisione» ha ricordato Muti che tornerà a capo dei Viennesi quest'estate al Festival di Salisburgo.

L'11 maggio del 1946 Arturo Toscanini dirigeva in una Scala ricostruita dopo i bombardamenti, quell'evento rappresentò il momento della rinascita del teatro, della città e del Paese. Una data memorabile che lo stesso Muti volle ricordare da Direttore Musicale scaligero nel maggio 1996, in occasione del cinquantesimo. «Eseguii esattamente lo stesso programma di Toscanini. Non è motivo di vanto ma di orgoglio per me che ebbi questo onore in questa casa che è stata la casa di Toscanini e lo rimarrà per sempre», ha spiegato dal podio prima del bis.

DI fatto, il concerto di martedì coi Wiener cadeva esattamente l'11 maggio ma «solo per una coincidenza perché la tournée è stata fissata prima del covid», ha puntualizzato il Maestro. Di fatto, solo il 27 aprile, su spinta dei sindacati, la Scala ha messo in calendario una serata non pianificata identificandola come giorno celebrativo dei 75anni dall'11 maggio 1946. Chiesto, ottenuto, e lunedì scorso alla Scala si sono esibiti Coro e Orchestra del Teatro diretti dal Direttore Musicale Riccardo Chailly. Questo è stato l'evento di apertura del teatro al pubblico chiuso per 199 giorni, con tanto di sindaco e governatore di regione in sala. Lunedì 10 maggio si è anche trasformato in omaggio ai 75 anni dal celebre 11.05.46. In sintesi, nell'arco di 24 ore sul podio si sono alternati il fu e l'attuale Direttore Musicale, è stato festeggiato Toscanini e l'apertura del teatro. Tanta carne al fuoco. Appunto. Da ieri i media riferiscono dell'incontro teso fra i due Riccardi della direzione musicale: Muti sul podio e Chailly spettatore da un palco. Al concerto è seguito l'incontro dei due nel l'anticamera del palcoscenico e lì si sarebbero consumate le «scintille»: così è stato scritto da giornalisti che non erano presenti al fatto, al contrario di chi scrive. Le frizioni non sono mancate, ma non sono volate le espressioni colorite riportate. L'ultima parola dell'incontro, ognuno la interpreti come crede, è stata «arrivederci» pronunciato da Riccardo Chailly.

La sostanza della vicenda - aldilà delle

scintille fra artisti - è il peso di sigle sindacali in un teatro che è il numero due al mondo per contributi privati, ed è anche grazie a questo se la Scala prevede di non chiudere in rosso come accadrà in tanti altri enti.

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