Nelle prime immagini diffuse da ITV sul documentario “Harry & Meghan: An African Journey”, dedicato al viaggio in Sudafrica dei Duchi del Sussex, oltre all’intervista rilasciata da Harry che ha detto di sentire una fitta al cuore ogni colta che sente i click delle macchina fotografiche dei paparazzi perché gli fanno ricordare che sua madre è morta proprio per sfuggire alla loro invadenza, c’è anche un pezzo molto toccante che riguarda sua moglie, la Duchessa del Sussex.
Seria e composta, vestita con un abito già messo in un’altra occasione pubblica, e visibilmente contenuta gioco forza, Meghan Markle ha risposto alle domande dell’autore del documentario, il giornalista Tom Bradby. Quando verso la fine l’intervista ha virato sul personale, la voce della Duchessa si è fatta sommessa e lo sguardo malinconico. Tom Bradby le ha, infatti, chiesto come ha affrontato la pressione di essere entrata a far parte della Famiglia Reale inglese, il suo ruolo di Duchessa e l’arrivo di Archie.
"Qualsiasi donna, specialmente quando è incinta, è davvero vulnerabile – ha risposto Meghan - e quindi è stato molto difficile. E poi quando hai un neonato… bhe, sai com’è. Soprattutto come donna è molto dura. E a questo aggiungi anche il cercare di essere una neo mamma brava e una buona moglie. È tutto nuovo…”.
E poi il colpo di scena, con parole ben scandite ma accompagnate da uno sguardo triste che ha molto colpito i sudditi inglesi: “Ti ringrazio per avermelo chiesto perché non sono molte persone che in questi mesi mi hanno mai chiesto se stessi bene. È molto complesso stare dietro le quinte”.
Poi, alla domanda di Brady, se, dopo ciò che gli aveva appena confidato "non si sentisse davvero bene e tutto fosse per lei una lotta", Meghan Markle in tutta sincerità ha risposto "sì".
Tom Bradby non nasconde di essere fra chi crede che vi siano molti pregiudizi nei confronti di Meghan, "donna di colore messa sempre nella posizione di doversi difendere da persone e istituzioni molto potenti che non fanno che emarginarla". Secondo l’autore “questo documentario segna un cambio di rotta per i Sussex. Dopo aver provato a gestire la campagna diffamatoria ignorandola o usando 'People Magazine' per cambiare la narrazione.
È come se Harry e Meghan abbiano deciso in quest'ultimo mese di affrontarla direttamente e questo è molto affascinante per me che ritengo che Meghan sia bullizzata sia dalla stampa antiamericana che, proprio come Diana, da quella vicina alle logiche di Palazzo.Da qui il parallelismo più volte tracciato dal principe Harry tra le angherie subite da sua madre e ora da sua moglie”, ha concluso il giornalista, scatenando un grande dibattito sui social.
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