Netflix sfida Sky, annunciata la prima serie tv prodotta in Italia

Non è ancora chiaro se il cast della serie tv sarà lo stesso dell'adattamento cinematografico tra pochi giorni nelle sale

Netflix sfida Sky, annunciata la prima serie tv prodotta in Italia

Qualcosa sta cambiando nel panorama televisivo italiano. Se una volta a combattere a suon di fiction erano Mediaset e Rai, adesso, dopo i pcasi di successo di Sky e l'arrivo di Netflix in Italia, lo scenario sta cambiando.

Il colosso della tv on demand via internet, che sbarcherà tra pochi giorni in Italia, ha annunciato infatti la sua prima serie tv di produzione italiana.

Suburra, questo il titolo della serie che verrà prodotta l'anno prossimo, è tratta dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo e ha già avuto un adattamento cinematografico che debutterà nelle sale il prossimo 14 ottobre per la regia di Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola ed Elio Germano nel cast.

La serie sarà prodotta da Cattleya e da Rai Cinema, che ha co-prodotto anche il film.

L'annuncio spariglia un po' le carte della tv italiana e scombina i piani di Sky. Il colosso satellitare di Murdoch infatti, si è lasciato scippare un titolo che avrebbe potuto costituire un trittico perfetto con le sue due serie che raccontano la malavita italiana: Romanzo Criminale - La Seri e Gomorra - La serie.

Netflix Italia trasmetterà anche il film, però da Maggio 2016, mentre la serie esordirà sulla piattaforma digitale in tutti i paesi in cui è disponibile il servizio e in seguito sarà trasmessa dalla RAI in Italia.

Il coinvolgimento della tv di Stato è di per sè una notizia, perché indica la volontà di puntare sull'innovazione di formule e distribuzioni, come auspicato dal nuovo direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, che ha dichiarato: "È un esempio della nuova strategia che abbiamo intrapreso per innovare ed

essere competitivi sia in Italia sia all’estero. La televisione si sta trasformando, dobbiamo essere costantemente all’avanguardia e ridefinire completamente la nostra offerta e il nostro ruolo di servizio pubblico"

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