Nino Castelnuovo è ricoverato in una clinica «perché ha da tanto tempo problemi agli occhi e ultimamente si è aggravato». A rivelarlo la moglie Maria Cristina Di Nicola, ai microfoni della trasmissione radiofonica «Sabato italiano». «Il suo desiderio è sempre stato lavorare nonostante il suo problema, ma negli anni è diventata una battaglia contro i mulini a vento... si è trovato molte porte sprangate, si è anche un po’ depresso».
Per l'attore di Lecco, nato nel 1936, una vita che si è rivelata molto difficile. Divenuto famoso in Italia con il ruolo di Renzo Tramaglino ne I Promessi Sposi, la morte di due fratelli già alcuni decenni fa, lo hanno colpito profondamente. Ora Castelnuovo è invalido e soffre di depressione. La pensione di invalidità non arriva e, adesso, per la coppia, la situazione è molto grave. La Di Nicola racconta anche la scelta del marito di invecchiare lontano dai suoi cari. «Nino ha una rete familiare ridotta, ha una sorella in Lombardia e un figlio che vive in Scozia. Quindi siamo rimasti soli, al di là di pochi amici che sono venuti a trovarlo».
Oltre ai problemi di salute e alla lontananza della famiglia, per Nino Castelnuovo anche i problemi economici. E che ricordano a tutti le grandi difficoltà delle persone con gravi problemi di salute. La pensione non arriva. «Ho seguito l’iter regolare, è stata riconosciuta un’invalidità al 100 per cento, in prima battuta, ma non è stato riconosciuto l’assegno di accompagnamento. L’avvocato ci ha consigliato di fare ricorso. La commissione l’ha visitato nel marzo dell’anno scorso e ha riconosciuto l’indennità. Ci aspettavamo per gennaio, massimo febbraio, questo piccolo aiuto, con anche gli arretrati, ma c’è un ritardo e dobbiamo aspettare». Queste le parole della moglie dell'attore riportate dal Corriere della Sera.
«Lui ha dato tanto alla cultura, allo spettacolo e agli amici, mi sembra un po’ ingiusto.
Nino lo conoscono tutti e può parlare anche attraverso di me e di chi lo conosce, ma ci sono tante persone che si trovano in difficoltà e non hanno aiuti. Faccio un appello alla classe politica, s’interessassi un po’ di più a questi problemi di vita vera».
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