Notte prima degli esami - oggi: perché è stato un fallimento?

Notte prima degli esami - oggi è il film di Fausto Brizzi che provò a ricalcare il successo del primo capitolo, senza tuttavia riuscirci

Notte prima degli esami - oggi: perché è stato un fallimento?

Notte prima degli esami - Oggi è la pellicola diretta da Fausto Brizzi che andrà in onda questa sera alle 21.25 su Nove. Si tratta di un sequel/reboot di Notte prima degli esami, diretto sempre da Brizzi e ambientato negli anni '80.

Notte prima degli esami - Oggi, la trama

Luca (Nicolas Vaporidis) è un adolescente degli anni duemila che sta affrontando l'ultimo anno di liceo e vede incombere all'orizzonte la minaccia degli esami di maturità, a cui è convinto che non verrà ammesso. Sulla stessa barca ci sono gli amici di sempre, Riccardo (Eros Galbiati), Massi (Andrea De Rosa), Simona (Chiara Mastalli) e Alice (Sarah Maestri). La vita quotidiana di Luca, scandita dalla scuola e i problemi dei suoi genitori (Giorgio Panariello e Paola Onofri), subisce uno scossone quando conosce Azzurra (Carolina Crescentini), una strana e affascinante addestratrice di delfini per cui Luca perde la testa. Come se tutto questo non bastasse a distrarre Luca dai suoi doveri scolastici, in Germania sono appena iniziati i mondiali di calcio e non c'è ragazzo che sia disposto a perdere le partite dell'Itaia a favore degli esami di maturità.

Perché il secondo film è stato un flop?

A un anno di distanza dall'uscita in sala del primo capitolo, Notte prima degli esami - Oggi non è riuscito in alcun modo a replicare il successo della prima pellicola firmata da Fausto Brizzi. Con la colonna sonora guidata da uno dei pezzi più iconici di Antonello Venditti e grazie alla presenza di un antagonista irresistibile interpretato da Giorgio Faletti, Notte prima degli esami aveva colto tutti di sorpresa, riscuotendo un buon successo tanto di pubblico quanto di critica, che aveva applaudito al progetto a basso budget incentrato su un gruppo di ragazzi che si tuffa nella vita adulta attraverso la sfida e l'allegoria degli esami di maturità.

Per Notte prima degli esami - Oggi, probabilmente con la speranza di ottenere gli stessi risultati, Fausto Brizzi propone una trama simile a quella del primo capitolo, traslando i protagonisti nel 2006 e scegliendo di mantenere gli stessi attori, eccezion fatta per Cristiana Capotondi e Giorgio Faletti. E già da questa scelta produttiva si possono intravedere le crepe di un'operazione che è apparsa un po' sciatta e pigra, perché se è pur vero che "squadra che vince non si cambia", è altrettanto corretto presumere che il pubblico potrebbe reagire con noia davanti a un prodotto troppo simile a un altro troppo fresco nella sua memoria. Inoltre, come sottolinea anche Everyeye, in Notte prima degli esami - Oggi manca un elemento fondamentale: la nostalgia. Sempre di più, nel corso degli ultimi anni, si è assistito al ritorno prorompente del senso di nostalgia per i decenni trascorsi. Prodotti come Stranger Things e Dark rappresentano la prova inconfutabile del fascino che gli anni '80 - e più in generale le decadi passate - esercitano anche (e forse soprattutto) su chi quei decenni non li ha vissuti. Notte prima degli esami, dunque, aveva dalla sua un sentimento viscerale e quasi inconscio che spingeva gli spettatori a provare simpatia per quei protagonisti alle prese coi problemi della fine dell'adolescenza in un ambito culturale e musicale pieno di fascino. Un elemento che in Notte prima degli esami - Oggi viene meno: non è servito nemmeno utilizzare l'amo dei mondiali di calcio in Germania, vinti proprio dall'Italia, per ricreare quel senso di fascino e coesione che il primo film aveva costruito senza sforzo. Ed è questo un altro problema del film: si vede lo sforzo produttivo per raccontare una storia che non scorre mai troppo libera.

I personaggi appaiono tutti incastrati in stereotipi che finiscono per farli agire con una cattiveria gratuita e inutile, che spinge le situazione a diventare troppo inverosimili per essere anche solo lontanamente credibili. E non aiuta nemmeno la presenza dei personaggi adulti che rubano spazio ai più giovani per raccontare una storia già vista innumerevoli volte e, perciò, priva di appeal.

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