Offese, Ficarra e Picone con Fedez: ​"I social distruggono la reputazione"

Il duo comico si è schierato in difesa di Fedez e Chiara Ferragni dopo che la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione della querela contro Daniela Martani che, nel 2009, dette degli "idioti, palloni gonfiati" ai Ferragnez

Offese, Ficarra e Picone con Fedez: ​"I social distruggono la reputazione"

"Noi crediamo che i social siano idonei a ledere la reputazione altrui", è questo un estratto del commento fatto su Twitter da Ficarra e Picone sulla vicenda che vede in tribunale Fedez e Chiara Ferragni contro Daniela Martani. Il 23 ottobre scorso la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione della querela tra i Ferragnez e l'ex gieffina che, nel 2009, scrisse un tweet di offese nei confronti della coppia. Il duo comico siciliano non ha gradito le motivazioni pronunciate dai giudici e si è schierato in favore di Fedez e della Ferragni.

"Contrariamente a quello che pensa la Procura di Roma - ha scritto su Twitter Ficarra e Picone - in merito alle offese a Chiara Ferragni e Fedez, noi crediamo che i social siano idonei a ledere la reputazione altrui. Ma ancora la nostra società non è pronta a questa ovvietà". Questo il tweet pubblicato dai due comici poche ore fa sul social network. Parole dure che li vedono schierarsi dalla parte di Fedez e di sua moglie che, in quell'occasione, vennero definiti "idioti palloni gonfiati" dall'ex concorrente del Grande Fratello.

Lo stesso Fedez, subito dopo la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma, si era sfogato sui social definendo il dietro-front dei magistrati una beffa, in grado di trasformare i social e internet in un Porto Franco, dove tutto è possibile e dove tutto si può dire.

Oggi, a pochi giorni dalla richiesta del Tribunale, Ficarra e Picone riportano l'attenzione su quella che potrebbe essere una sentenza "simbolo" se dovesse davvero finire archiviata. Le parole dei comici hanno trovato consenso tra i numerosi follower che hanno sottolineato la pericolosità dei social e come, questi fatti, siano da correlarsi al cyberbullismo.

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