Ombre sulla morte di Freddie Mercury. "Aveva smesso di prendere le medicine"

Spuntano nuove indiscrezioni sulla morte di Freddie Mercury, a prendere parola è il compagno dell'artista che ha condiviso le ultime ore di vita del celebre cantante dei Queen

Ombre sulla morte di Freddie Mercury. "Aveva smesso di prendere le medicine"

Il mito di Freddie Mercury, leader indiscusso dei Queen, è ancora vivo nel cuore dei fan. L’istrionico cantante che ha rivoluzionato il panorama della musica pop e rock fra gli anni ’70 e ’80, si è spento il 24 novembre del 1991 dopo anni di lotta contro l’AIDS. La malattia che si era diffusa, prima in America e poi nel resto mondo, lo aveva inizialmente costretto a prendersi una pausa dalla musica, per lasciarla poi definitivamente a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute. La sua testimonianza ha permesso però a chi come lui ha combattuto contro un male ancora oggi incurabile, di scalfire un’ideologia che l’opinione pubblica aveva di chi era malato di AIDS.

Sulla sua morte, sul suo lascito e sulla sua eredità, spuntano oggi nuove indiscrezioni, soprattutto spuntano alcune ombre sulla morte di Freddie Mercury. A pochi giorni dal ventottesimo anniversario della sua scomparsa, in una lunga intervista che è stata rilasciata su Vice, a prendere la parola è stato Peter Freestone. Lui è stato prima il confidente poi il compagno di Mercury per oltre 12 anni, raccogliendo aneddoti, dubbi, paure e perplessità del celebre artista. E proprio queste rivelazioni ora riemergono nell’intervista che Freestone ha rilasciato al magazine inglese. Secondo quanto è emerso, la morte di Freddie Mercury sarebbe stata programmata. Nel senso che il leader dei Queen ha volutamente interrotto le cure contro l’AIDS a cui si stava sottoponendo. Questa scelta avrebbe accelerato il diffondersi della malattia. Ci sarebbe però un motivo per una scelta del genere. Peter Freestone rivela che l’AIDS aveva cambiato profondamente il carattere di Freddie, portando l’artista a compiere delle scelte poco ortodosse a cui però il compagno non ha voluto contrastare.

Dopo che il cantante ha scoperto la malattia nel 1989, da quel momento in poi le cose si sono aggravate considerevolmente. Prima Freddie Mercury ha cercato di combattere gli effetti, poi nel momento in cui ha intuito che era impossibile vincere contro quella malattia, ha deciso di lasciarsi andare e non assumere più farmaci. La sua morte ha lasciato un vuoto che non è stato mai più colmato.

Le canzoni però sono un grande lascito e, ancora oggi, sono replicate in radio soprattutto dopo il successo di "Bohemian Rhpasody", il biopic sulla vita di Mercury che ha stravinto agli Oscar del 2018. Per volere del compagno, proprio nel film che celebra la vita e la grandezza di una artista immortale, non è stato mostrato il periodo buio in cui Freddie era affetto dall’AIDS.

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