Ora Fausto Brizzi, il regista accusato di molestie sessuali da dieci attrici, è pronto a chiedere il risarcimento dei danni alle ragazze che l'hanno denunciato.
Dalla memoria del cellulare di Brizzi sono spuntati, secondo quanto riferisce il Corriere, alcuni messaggini, incompatibili con la tesi delle violenze, ma che sembrano confermare la reciprocità dei rapporti tra il regista e una ragazza.
"Che bella sensazione ho avuto", scrive lei in un messaggio inviato a Brizzi, dopo l'incontro in cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Parole che sembrano paradossali se si prende in considerazione la tesi della ragazza, ma che appaiono combaciare con la versione del regista. Non solo parole dolci. Sembra che tra i due ci sia stato anche un secondo incontro. Inoltre, il contenuto di altri due messaggi è stato preso in considerazione dai pm, portandoli a chiedere l'archiviazione del caso, perchè "il fatto non sussiste": in uno la ragazza scrive che avrebbe chiamato il regista appena possibile, nell'altro lo ammonisce scherzosamente, invitandolo a inginocchiarsi "perché non mi hai fatto una dedica", riferendosi a un libro regalatole da Brizzi.
Ora, proprio queste parole saranno usate dall'autore di Notte prima degli esami, per avviare una richiesta di risarcimento danni. Non ci sarà una denuncia per calunnia, perché sarebbe molto complicato dimostrare che le ragazze fossero consapevoli dell'innocenza del regista al momento della denuncia.
Ora, a seguito della richiesta di archiviazione, la decisione spetta al giudice, ma il legale di Brizzi è convinto che riuscirà a smontare le testimonianze che si sono succedute in questi mesi, quasi tutte, però, affidate ai social.
Solo tre casi erano sfociati in denuncia, due delle quali però ritenute "improcedibili", perché depositate oltre i sei mesi previsti dalla legge per segnalare una violenza.L'unica denuncia valida è quella sporta dall'autrice dei messaggini che, poco dopo la sera della presunta violenza, aveva anche postato sul suo profilo Facebook un post dedicato ai film regista.
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