Palinsesti, la Rai si consegna a Fazio (e pure a Saviano)

Il conduttore a Sanremo con la Littizzetto. Mesto addio della Lei. Intanto Santoro smentisce la firma con La7

Palinsesti, la Rai si consegna  a Fazio (e pure a Saviano)

Neppure il taglio di capelli nuovo ha salvato Lorenza Lei, direttore generale destituita da Monti, da un’uscita di scena amara. Con un discorso troppo filosofico, ha preferito scansare ogni polemica e ogni riferimento alle decisioni del governo di cambiare i vertici della Rai e di non riconfermarla nel suo mandato, come lei stessa aveva sperato e come una gran parte dell’azienda e della politica aveva creduto. Dunque, in un momento molto difficile per lei, si fa da parte senza condividere con la platea degli investitori pubblicitari presenti a Milano per il tradizionale gala di presentazione dei palinsesti autunnali organizzato dalla Sipra, la concessionaria Rai, quel che ha detto qualche giorno fa a Monti, cioè le rimostranza per essere stata rimossa nonostante il buon lavoro fatto. Ma cosa lascia la Lei a chi deve investire soldi - e se ne investono pochi - per la prossima stagione tv? Il primo e più eclatante fattore è il ritorno a tutto campo di Fabio Fazio, sia per un’importante prima serata al lunedì su Raitre insieme con Saviano sia per il Festival di Sanremo 2012 insieme con Luciana Littizzetto. Insomma il primo segno visibile che in Rai il clima sta cambiando. Perché Fazio, oltre a essere un grande professionista, è «rubricato» sotto l’etichetta «intellettualino della sinistra» cui appartengono anche Santoro, Gabanelli, Floris e via elencando, gruppo di potere in Rai che negli ultimi anni questa dirigenza ha cercato di limitare o quantomeno riequilibrare. Tutto ciò cosa significa? Che ci dovremo aspettare uno spostamento a sinistra dell’azienda pubblica? Si vedrà, intanto Fazio, a margine della presentazione, risponde che «la Rai è un insieme di anime diverse e di essere contento di essere stato valorizzato da una di queste anime» (leggi Giancarlo Leone) e che non sa se si porterà Saviano anche a Sanremo.

Comunque la Rai non è solo questo. La buona notizia annunciata dal direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce è l’arrivo in anticipo in autunno della nuova serie del Commissario Montalbano in quattro puntate.
Mentre resta un grande punto interrogativo sulla serata informativa del giovedì sera di Raidue dove non è stato ancora individuato un sostituto di Santoro (e proprio ieri Dagospia annunciava la firma del contratto con La7, smentita però dall’interessato), ma questo ormai sarà compito della nuova dirigenza in arrivo. Perché la coincidenza ha voluto che mentre a Milano venivano presentati i palinsesti della prossima stagione, a Roma partiti, partitini e «società civile» decidevano i candidati da indicare per il rinnovo del cda della Rai. E dai sorrisi smaglianti e dalle facce più tirate dei direttori che sfilavano sul palco, si leggevano vincenti, perdenti o in stand-by dell’era in arrivo.

Giancarlo Leone già vice direttore generale in pectore il più pimpante; Antonio Marano, attuale vice dg dato per sconfitto, con il piglio di chi non vuol mollare e con tanto di ipad in mano a condurre una presentazione super tecnologica, Lorenza Lei circondata dagli uomini più fidati ma isolata. Logiche Rai spietate.

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