Paola Ferrari era entrata in tackle nei confronti della giovane collega, punta di diamante di Dazn, Diletta Leotta. La giornalista Rai ha prima fatto i complimenti all'ex di Sky ma ha poi affondato il colpo: "Le dico subito che non ho niente da dire su Diletta Leotta. È una bellissima ragazza, ed è anche molto brava. Probabilmente più brava di me quando avevo la sua età. Io però ho sempre pensato che bisogna imparare ad accettarsi e quindi trovo diseducativo che una ragazza decida di rifarsi il seno e il lato B. Forse senza quei ritocchi ci avrebbe messo più tempo per arrivare al successo, chissà".
Diletta Leotta ha ricevuto il Tapiro d'Oro per le parole della più esperta giornalista e ai microfoni di Valerio Staffelli è stata pungente a sua volta, usando l'intelligenza e la superiorità: "Non seguo molto Paola Ferrari, sono contenta perché lei mi segue tanto e parla spesso di me. Mi fa piacere. Non sono rifatta”. La Ferrari, però, non contenta è tornata alla carica con un'intervista condivisa sulla sua pagina ufficiale di Instagram e ha puntualizzato: “Il giornalista ha riportato le mie dichiarazioni che però erano diverse nel senso che a domanda io ho risposto che Diletta Leotta la trovo molto bella e secondo me però il suo pregio non è la bellezza ma essere brava. Perché una a 27,28 anni così brava. Io a quell’età non riuscivo ancora a condurre con questa spigliatezza, conoscenza. Quindi assolutamente bella, molto brava, preparata e con ritmo"
La Ferrari ha è dunque entrata nel dettaglio girando ancora il coltello nella piaga: "Ad un’altra domanda in cui mi è stato chiesto se mia figlia secondo il mio parere potesse assomigliare a Diletta Leotta, ho detto no perché io sono contraria. Una ragazza già bella. così bella che ricorre alla chirurgia estetica Dal mio punto di vista una ragazza di vent’anni è sbagliato che ricorra in questo modo così invasivo alla Kardashian per essere bella. Secondo me è sbagliato il messaggio. Un consiglio alla Leotta? Che consiglio le devo dare? Lei ha fatto le sue scelte, non sono io che glielo devo dare il consiglio. Ma sai io sono una vecchia babbiona. Per me la giornalista sportiva deve andare ancora sui campi. A me piacciono le donne che si impegnano: dalle madri alle casalinghe, alle inviate. Parliamo di calcio. A volte per tante persone è facile e più veloce. Beate loro, io non sono invidiosa di nessuno. Io ai miei figli e a mia figlia insegno il sacrificio e l’impegno”.
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