Il dopo partita Italia-Svezia condotto da Fazio. Ma i giornalisti sportivi protestano

Nuova polemica in casa Rai. Stavolta di mezzo c'è la partita della Nazionale, anzi il dopopartita, e la trasmissione di Fabio Fazio, "Che tempo che fa". Il match è quello in programma lunedì sera, 13 novembre, tra Italia e Svezia. Gara di ritorno del doppio confronto per poter conquistare il ticket per i Mondiali. Fazio ha pensato di "cucinare" una puntata tutta sugli azzurri, invitando in studio alcuni ex campioni azzurri del 1982 e collegandosi, ovviamente, con lo stadio di San Siro, dove si giocherà la partita. Che c'è di male, direte voi?

I giornalisti di Rai Sport, che ovviamente da semopre seguono anche la Nazionale, si sono visti esautorati. ma cvome, il dopopartita lo cura lui e non noi? Apriti cielo. Nei corridoi di Saxa Rubra serpeggia il malcontento, con l'Usigrai che ha chiesto subito chiarimenti ai dirigenti Rai.

Si sa che gli ascolti stanno a cuore di Fazio (e di chi lo ha voluto su Rai Uno), però da qui a umiliare altri professionisti, per giunta in un'occasione così importante (la gara decisiva per andare ai Mondiali), sa di beffa. E tra i giornalisti qualcuno sarebbe disposto anche a clamorose forme di protesta (sciopero?) pur di non far passare lo sgarro dello showman di Savona.

Giova ricordare che qualche giorno fa, in concomitanza con un Gran premio di Formula Uno, la Rai aveva preferito non andare in onda il programma di Fazio. Una "ritirata" strategica per evitare di non subire troppi danni in termini di ascolti, visto che le gare di F1 tirano. Stavolta anziché annullare la puntata si è pensato, invece, di confezionarla su misura, cavalcando l'onda del tifo.

Venuto a sapere della polemica Fazio si è sfogato così su Twitter: "La notizia è priva di qualunque fondamento.

#chefuoritempochefa andrà in onda successivamente al dopo partita. Smentisco un'altra fake news". I giornalisti, però, sostengono di aver saputo che subito dopo la fine della partita l'ordine è quello di dare la linea a Fazio. Vedremo come andrà a finire.