In studio è calato il gelo, d'improvviso. Proprio come accade quando qualcuno la spara grossa e non si sa bene come rispondergli. In diretta su Rai3, il momento d'imbarazzo è durato qualche solo istante: ma in tv, si sa, il silenzio pesa più di mille parole. Ha suscitato un certo disagio, stamane, la gaffe nella quale è incappata la giornalista Maria Teresa Meli ad Agorà. Nel talk show mattutino condotto da Luisella Costamagna si stava discutendo del caso del falconiere spagnolo della Lazio, Juan Bernabé, immortalato in un video mentre faceva il saluto romano e inneggiava al Duce dopo la recente partita dei biancocelesti contro l'Inter. Un comportamento che gli è costato la sospensione dal club e che l’analista del Corriere ha voluto commentare a modo suo.
Quella della Meli voleva essere probabilmente una chiosa ironica, ma l'effetto è stato esattamente l’opposto. "Dal mio punto di vista non so se sia peggio essere laziale o fascista", ha esclamato la giornalista. Lì per lì, la freddura è stata accolta da una risata un po' forzata della conduttrice Costamagna. Poi, però, in studio è calato il silenzio. Vista al rallentatore, una scena surreale: tra sguardi perplessi e vicendevoli occhiate, nessuno sapeva cosa aggiungere. O come uscire dall’impasse e andare finalmente oltre. In un programma coma Agorà fatto di parole di quotidiane discussioni, gli istanti senza segnali sonori sono apparsi anche più lunghi di quanto lo fossero davvero.
A sdrammatizzare ci ha provato a quel punto il deputato meloniano Francesco Lollobrigida, anch'egli accomodato in studio. "Io per esempio sono laziale", ha detto. Poi il dibattito è proseguito. La gaffe di Maria Teresa Meli, che senza riuscirci voleva forse ironizzare sull'eterna rivalità con i romanisti, ha però fatto infuriare anche molti tifosi biancocelesti, i quali sui social e nei forum hanno riversato la loro indignazione.
"In diretta nazionale sono stati offesi i tifosi della Lazio", ha lamentato ad esempio uno di essi, chiedendo al club di Claudio Lotito di prendere posizione nei confronti della giornalista, non certo nuova a uscite discutibili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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