Le teorie cospirazioniste sulla morte di River Phoenix

Sono passati 27 anni da quella tragica notte del 31 ottobre 1993. Al Viper Room club di West Hollywood il giovane attore River Phoenix perderà la vita per un'overdose, ma c'è chi ancora oggi non crede che le cose siano andate così

Le teorie cospirazioniste sulla morte di River Phoenix

La tragica scomparsa di River Phoenix 27 anni fa, ha lasciato diversi dubbi e sono diverse le teorie cospirazioniste che molti hanno azzardato, riguardo alla sua morte. La sera del 31 ottobre 1993 River si trovava al Viper Room, il famoso club dell’amico Johnny Depp, che per il compleanno della fidanzata Kate Moss, aveva organizzato un concerto in suo onore. Al club di West Hollywood erano presenti molte delle giovani star del cinema e della musica del tempo, da John Frusciante e Flea dei Red Hot Chili Peppers, a Leonardo DiCaprio. Ad un certo punto della serata, l’attore si sentì male e collassò fuori dal Viper Room, dove si spense a soli 23 anni, a causa di un’overdose. Non servirono a nulla i tentativi di rianimazione dei soccorritori chiamati dal fratello minore Joaquin. E proprio l’attore candidato a premio Oscar per la sua interpretazione in Joker, ha raccontato a 60 Minutes di come la morte del fratello maggiore abbia segnato tutta la sua vita e di come ancora oggi avverta la sua presenza.

Ma per molti seguaci dell’interprete di "Stand by Me", qualcosa nella morte di River non quadra. Come riporta il Mirror e nonostante il giovane facesse un uso "ricreativo" di droga, si dice che fosse contro l'abuso di sostanze stupefacenti e che sul suo corpo non furono trovati segni di aghi. Samantha Mathis, la sua fidanzata dell'epoca, ha affermato che c’era qualcosa di strano quella sera. “So che quella sera c’era qualcosa che non andava, qualcosa che mi sfuggì”, racconta la Mathis, che prosegue: “Non vidi nessuno consumare droga ma River sembrava sballato in un modo che mi sembrò strano. 45 minuti più tardi, morì”. L’autopsia rivelò che il ragazzo aveva assunto cocaina ed eroina in dosi massicce, mischiate a cannabis e Valium ed a un’anti influenzale. La versione sostenuta da molti suoi amici è che River venne drogato a sua insaputa, probabilmente gli venne offerto un drink con della droga che gli procurò l’overdose fatale.

Un’altra azzardata teoria afferma che il giovane fu assassinato. La famiglia Phoenix aveva fatto parte di una setta di hippie in passato, chiamata i Bambini di Dio, della quale River rivelò gli abusi subiti quando era solo un bambino. Secondi alcuni, i capi dell’organizzazione uccisero il giovane divo del cinema per evitare che parlasse. Arriviamo poi a due delle più bizzarre tesi portate avanti dai cospirazionisti. La prima sositene che River avrebbe inscenato la sua morte per scappare da Hollywood e vivere nell’anonimato. Da ciò che sappiamo anche la madre Arlyn, anni dopo, rivelò l'infelicità del figlio maggiore, il cui animo sensibile sarebbe voluto fuggire dalla fama e dal successo.

L’ultima e più originale teoria vuole che River Phoenix fosse un agente segreto, a cui non che restò che fingersi morto per poter vivere la sua vita da James Bond in pace. Qualsiasi sia la verità sulla sua fine, ciò che è certo è che River Phoenix fu una stella nascente del suo tempo, destinata a diventare un’icona del cinema e non solo.

Precursore dei tempi, River era un fervente animalista, un vegano convinto e molto attento alle politiche ambientali. Tra i suoi film ricordiamo "Stand by Me" e "Belli e Dannati", film drammatico di Gus Van Sant con Keanu Reeves, che valse a River la Coppa Volpi per la magistrale interpretazione di Mike.

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