Più produzioni italiane, la serie più attesa? Le baby squillo dei Parioli

La televisione "on line" presenta la prossima stagione. Tra apocalisse, stregoneria e truffe

Più produzioni italiane, la serie più attesa? Le baby squillo dei Parioli

La più attesa tra le italiane è la serie sulle ragazze squillo dei Parioli. O meglio, Baby prende spunto da quella vicenda, le adolescenti bene romane che si davano in cambio di regali e denaro, per scandagliare le ombre, le parti oscure dei teenager di qualsiasi latitudine del mondo. La serie, diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, è stata una delle moltissime annunciate ieri nella giornata «See What's Next», l'evento romano in cui Netflix ha presentato la prossima stagione. Importante è la parte dedicata all'Italia, perché la piattaforma streaming, dopo il primo esperimento con Suburra, ha incrementato la produzione e gli investimenti nel nostro Paese. Un nuovo passo per entrare nel nostro mercato nel solito spirito di «realizzare storie locali che abbiano una valenza mondiale», come spiega Erik Barmack, VP International Originals. L'aumento degli investimenti (destinati ad arrivare a 8 miliardi per il 2018) nei diversi territori, d'altronde, è giustificato dal crescente successo del servizio on demand, che conta ormai oltre 125 milioni di abbonati. Nell'area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) i nuovi progetti, tra film, serie e documentari, sono il doppio rispetto all'anno scorso, con 100 titoli in lavorazione. È stato Reed Hastings, amministratore delegato e cofondatore di Netflix a spiegare i motivi del successo: «Oggi - ha detto Hastings - la qualità di visione più alta arriva via internet in casa, anche più che in sala. Dal 2016 Netflix è visibile in tutto il mondo tranne che in Cina. E il pubblico ci chiede che il nostro pacchetto sia incluso in tutti gli altri: sono nati accordi in molti Paesi, come quello con Sky in Italia».

E, così, partiamo dalle produzioni nostrane per raccontare cosa vedremo sulla piattaforma nei prossimi mesi.

Oltre a Suburra 2, arriveranno il primo film, due nuove serie e anche docu-serie. Tra le ultime da segnalare First Team: Juventus e l'adattamento di Winx Club in un live action show. Di Baby è stato svelato il cast: a interpretare i teenager i giovani Benedetta Porcaroli, Alice Pagani e Riccardo Mandolini, accanto a loro Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi, nei panni delle mamme, e Paolo Calabresi. «Il nostro lavoro non è uno studio sociale o un reality - ha spiegato nel panel dedicato Andrea De Sica, nipote del grande Vittorio - e va oltre la vicenda della prostituzione sessuale ai Parioli per raccontare la dura realtà cui si possono trovare di fronte gli adolescenti anche se vivono in quartieri e in famiglie bene».

È invece già pronto e debutterà su Netflix il 4 maggio, Rimetti a Noi i Nostri Debiti, il primo film originale italiano targato Netflix, interpretato da Claudio Santamaria e Marco Giallini: racconta una storia di debiti economici che si intrecciano con quelli morali. In preparazione c'è anche Luna Nera che racconta la storia un gruppo di donne accusate di stregoneria nell'Italia del XVII secolo.

Dagli altri Paesi dell'area, in arrivo la terza parte del successo mondiale La Casa di carta, la seconda di Tredici mentre sono previste due grandi new entry nel cast della terza stagione di Stranger Things: Jake Busey e Cary Elwes. Confermata anche Maniac, la serie di Kary Fukunaga con Emma Stone e Jonah Hill sulla storia di due sconosciuti coinvolti in una sperimentazione farmaceutica. Fissata per il 29 giugno la seconda stagione di Glow, con le Gorgeous Ladies of Wrestling pronte a tornare sul ring.

Il 4 maggio sarà disponibile su Netflix The Rain, prima serie danese originale, storia apocalittica dove la civiltà è annientata da un virus.

Debutta invece oggi The Alienist, tratta dal pluripremiato romanzo di Caleb Carr e con le straordinarie performance di Luke Evans, Dakota Fanning e Daniel Brühl: un intrigante giallo di fine Ottocento ambientato in una New York che deve fare i conti con il propri segreti.

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