É la notte delle voci, la serata di gala del doppiaggio, il premio a un’eccellenza italiana. Per la nona edizione del Gran Premio Internazionale del doppiaggio saranno le migliori voci del cinema e delle serie tv, gli adattatori dei dialoghi, i direttori del doppiaggio, i tecnici in sala i grandi protagonisti all'Auditorium Parco della Musica di Roma (ore 21). Pino Insegno, che del Premio è anima e presentatore, è voce di molti protagonisti del grande schermo: è il Viggo Mortensen del Signore degli Anelli, il Jamie Foxx di Ray, il Sacha Baron Cohen di Borat. E ogni domenica i suoi viaggi nei mondi della voce su Radio24, Voice Anatomy, cattura spettatori e consensi. Il suo per il doppiaggio è amore vero.
Insegno, il Gran Premio parte da lontano...
«Si, portiamo il doppiaggio nelle università, sottolineiamo il legame che esiste tra tra il mondo del doppiaggio e il mondo linguistico. Nell’università al doppiaggio ha trovato un amico e un collaboratore».
Piace ai ragazzi?
«Moltissimo. Non è vero che preferiscono il film in lingua originale al doppiato. C’è curiosità, amore e apprezzamento per il nostro lavoro».
Poi oggi puoi scegliere.
«Se vuoi vedere un film in lingua originale nessuno te lo impedisce più ormai. Ma resto convinto che senza il doppiaggio non so quanti guarderebbero un film».
Anche con i sottotitoli?
«Perchè i sottotitoli sono forse fedeli?»
Hanno cominciato ad apprezzare il doppiaggio ma anche e soprattutto i doppiatori.
«Il doppiaggio è vissuto in una maniera evocativa importante tu non sei quello che ha dato la voce a Viggo Mortenesen nel Signore degli anelli, tu sei Aragorn...»
E poi...
«Il doppiaggio è meritocratico, se perdi il provino tu lo vince un altro bravo».
Ha sentito cos’ha detto Cassel in tv?
«Chi? Mi sfugge chi sia...»
Vincent Cassel. Ha detto a Che tempo che fa che il doppiaggio in Italia più che una consuetudine è un problema...
«Stupidaggini. Esiste il doppiaggio fatto bene e il doppiaggio fatto male, ma il doppiaggio non è cattivo in sè».
Eppure anche Fabio Fazio ha aggiunto che «non si doppia l’arte»...
«E allora perchè ha preso 30 mila euro per doppiare, rovinandoli, i Minions? Poteva stare a casa. E perchè prende milioni dalla Rai per avere quegli indici di ascolto? Una cosa mi spiace però...».
Dica...
«Mi piacerebbe un confronto con chi ci critica così. Ma a quanto pare nessuno lo vuole accettare».
A parte radio e premio cosa sta facendo?
«Una web serie, Mamanero, semplice e carina. Poi dopo sette anni rimettiamo insieme la Premiata ditta in un’altra web serie in venti puntate prodotta dalla Crai su tutto quello che può accadere in un supermercato».
Per tornare al Premio...
«...il presidente della giuria sarà il regista Paolo Genovese, e come ospiti, tra gli altri, ci saranno Christian De Sica e Alex Britti. Poi il vero spettacolo: le voci più belle del cinema».
Dovesse sintetizzare il Premio in una frase famosa del cinema?
«Mi piace quella de Il Corvo, da dedicare a tutti i miei detrattori: non può piovere per sempre. Ma me ne piace anche un’altra...»
Quale
«Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza. Ma non è questo il giorno...»
L’ho già sentita...
«Certo, il Signore degli anelli. La dico io...»
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