Adesso Baudo "demolisce" Conte: "È un furbo avvocato di provincia"

Siluro di Pippo Baudo contro Giuseppe Conte nel corso di un'intervista al Corriere della sera, durante la quale il conduttore ha analizzato la tv e i personaggi di ieri e di oggi

Adesso Baudo "demolisce" Conte: "È un furbo avvocato di provincia"

Pippo Baudo ha appena compiuto 84 anni ed è uno degli ultimi senatori della televisione italiana a far sentire la sua voce. La sua vita è stata scandita dai ritmi televisivi, alcune delle più grandi star del piccolo schermo hanno iniziato la gavetta proprio con lui. Forse nessuno meglio di lui conosce la televisione e i suoi meandri più cupi e non c'è da stupirsi se Baudo boccia su tutta la linea la tv di questi giorni: "Inguardabile, tutto già visto, solo repliche". E tra un ricordo e un aneddoto sul suo passato, Pippo Baudo al Corriere della sera ha detto la sua anche sulla politica.

Pippo Baudo avrebbe potuto evolvere la sua carriera lavorando nel dietro le quinte vista la sua vastissima esperienza in materia, pare che qualcuno glielo abbia anche proposto tempo addietro, ricevendo in cambio un netto rifiuto da parte del re dei conduttori italiani: "La vita dei direttori di rete è difficilissima: gli errori vengono imputati a loro, i successi agli altri". È stato per ben 13 volte sul palco di Sanremo come padrone di casa e tutt'oggi questo record è ancora ben saldo tra le sue mani. Dall'alto del suo trono, Pippo Baudo ha dato la sua benedizione alla riconferma di Fiorello e Amadeus per la prossima edizione del Festival: "Dopo il successo dell'anno scorso sarebbe stata una pazzia cambiare. Amadeus è molto bravo, ormai ha acquisito una disinvoltura e una scioltezza straordinarie". Fiorello è stata forse una delle poche buche prese da Baudo nella sua lunghissima carriera come scopritore di talenti: "Al provino fece un monologo di 40 minuti, gli dissi: 'Guarda che a condurre ci sono già io'. Ma fu la sua fortuna, andò a Milano e da lì poi partì la sua carriera".

A Pippo Baudo l'attuale programmazione televisiva non piace, le troppe repliche lo annoiano. "Il virus c'entra fino a un certo punto, la tv estiva è sempre stata così ed è una cosa che ho sempre rimproverato alla Rai", si lamenta Baudo, che poi prosegue: "È giustificato che la tv commerciale da maggio abbassi un po' la quantità dell'offerta visto che è gratis, la Rai non può: il telespettatore paga il canone per tutto l'anno, non per 9 mesi". Nella lunga intervista al Corriere, Pippo Baudo non può fare a meno di parlare di un altro grande senatore della tv italiana, Raimondo Vianello, da lui definito "un comico eccezionale". È rimasto da solo, l'unico grande Ottantenne della tv e l'età che avanza lo fa arrabbiare: "Non lo vivo con angoscia ma mi fa pensare: adesso ho 84 anni e mi sembra ieri quando ho cominciato. Gli anni della giovinezza passano tutti di corsa, poi cresci e ogni anno in più diventa una bottarella".

Ha vissuto la sua vita in tv e ha raccontato i cambiamenti del Paese attraverso il mezzo televisivo, anche quelli politici. Pippo Baudo è un inguaribile nostalgico anche in questo senso: "Io sono ancora un democristiano doc. Penso che la Democrazia Cristiana sia la grande assente della politica. Se ci fosse un vero leader di una Dc rinnovata avrebbe una grande possibilità di governare. Oggi la politica è molto confusa".

Pippo Baudo ha una sua precisa idea anche su Giuseppe Conte: "Non è stato eletto da nessuno ma comanda e se li porta tutti a spasso che è un piacere. Da collega, visto che sono laureato pure io in giurisprudenza, lo trovo un furbissimo avvocato di provincia".

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