Una famiglia stralunata, ma divertente ha conquistato il Web. Ecco The Pozzolis Family, una vera e propria terapia di gruppo dedicata alle famiglie che vive su YouTube e Facebook dal 2016. La famiglia speciale è composta da Alice Mangione, Gianmarco Pozzoli e dai loro due figli Giosuè e Olivia. Al centro delle vicende e alla base delle ragioni del successo la narrazione della vita quotidiana con le tematiche correlate al mondo della genitorialità, con un tono veritiero, ironico e irriverente, decisamente lontano dagli stereotipi della famiglia perfetta.
Dopo le tre anteprime che lo scorso aprile hanno registrato il tutto esaurito a Milano, Bologna e Roma, dal 5 dicembre 2019 fino a maggio 2020 arriva nei teatri d'Italia “A-Live! Perché sopravvivere ai figli è una cosa da ridere!”. “Lo spettacolo prende spunto da quello che è successo ad aprile – esordisce Alice – ma di fatto è uno show stravolto, ci sono tantissime cose inedite e nuove. Ci stiamo lavorando da un bel po' e stiamo rifinendo il copione. Tra un mesetto saremo in sala prove e finalmente torniamo a fare le cose per cui siamo nati”.
In che senso?
“All'inizio sembrava quasi che dovessimo tenere oscurata la nostra professionalità di attori. Dovevamo stare attenti a non fare uscire il fatto che fossimo dei comici per evitare che la gente fraintendesse quello che facevamo. Poi nel momento che è stato chiarissimo che raccontavamo davvero la nostra quotidianità familiare e i nostri figli sono davvero quelli che raccontavamo, abbiamo svelato la nostra professione”.
Ma come nasce il fenomeno The Pozzolis Family?
“In realtà è nato per una mia esigenza. Ero incinta di Giosuè, volevo trovare una mia forma di espressione e non potevo di certo andare nei locali di cabaret ad esibirmi. Ho pensato che la forma di comunicazione più immediata per le cose che avevo scritto sarebbe stata caricare i video sul Web e abbiamo iniziato a postare sulla pagina di The Pozzolis Family".
Colpa dei tuoi figli allora?
“(Ride, ndr) diciamo di sì! La colpa è dei miei figli, ma anche di Gianmarco che stava registrando 'A un passo dal cielo' nella provincia di Bolzano e a Roma. Mi sentivo molto isolata e con un sacco di cose da dire che potevano dare lo spunto giusto per farci alcune riflessioni comiche”.
Ti sei stupita del grande successo che ne è scaturito?
“Solo Beyoncé potrebbe non stupirsi del suo successo (ride, ndr). Certo, mi sono stupita, ma siamo anche rimasti scioccati. Avevamo intuito che poteva essere un buon compromesso tra la nostra possibilità in quel momento e il tempo a disposizione, ma una risposta così mai in questi termini”.
Qual è la difficoltà maggiore nella produzione di video?
“Convincere le persone che le cose che hai da dire continuano ad essere interessanti”.
E per il futuro cosa prevedete? Ancora attività Web?
“Mai dire mai, non lo so non siamo bravi a fare strategie. Se abbiamo una intuizione magari domani ci svegliamo che siamo rotti le scatole di condividere le nostre cose sul Web e ci mettiamo a scrivere le poesie (ride, ndr)”.
Una curiosità perché in teatro riproducete il tendone di un circo?
“Non è il primo spettacolo che affrontiamo con il tema del circo. Abbiamo un lungo trascorso da comici e da attori e più volte avevamo giocato con l'elemento del circo perché è una atmosfera e uno stile di vita che ci appartiene. Ci piace la similitudine tra essere genitori e circensi. Equilibristi! Che riescono a sopravvivere tra maternità e lavoro. Fantasisti! Quando si tratta di inventarsi una cena alle otto di sera e non si è fatta la spesa.
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(Foto Eviem Family Photography)
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